Simone Inzaghi, fresco di rinnovo con l’Inter fino al 2026, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’inizio della preparazione.
Quarta stagione qui all’Inter. Quest’anno quale sarà la sfida più grande?
“Sicuramente sarà quella di migliorarsi, nell’impegno e nel lavoro quotidiano. I raazzi hanno fatto qualcosa distraordinario, ma quest’anno ci aspettano tutti. Dobbiamo migliorare, io per primo, in tutte le partite”.
Soddisfazione per il rinnovo?
“Sono felicissimo. Ringrazio tutta la dirigenza. Mi sento apprezzato ed è questa la cosa che conta più di tutti”.
Quest’anno qual è l’obiettivo?
“L’anno scorso era la seconda stella ed è arrivata. Adesso sarà far felici i nostri tifosi. Felici loro, felici noi. Durante le mie vacanze ero felice di vedere le persone che mi ringraziavano per quello che abbiamo fatto. Anche il prossimo anno dovremo essere un corpo unico come l’anno scorso. Vorremmo rifare il percorso dello scorso anno”.
Hai esigenze dal mercato?
“Penso che la società si sia mossa con largo anticipo molto bene. Abbiamo già preso tre giocatori fortemente voluti. Adesso abbiamo avuto questo contrattempo con Buchanan che stiamo già valutando. Dobbiamo completare in quel ruolo. Il ragazzo stava facendo molto bene. Sono contento di quello che abbiamo fatto finora. Avremo tante partite in vista e vogliamo arrivare in fondo in tutte”.
Cosa dovrai fare di diverso per rendere l’Inter ancora più imprevedibile?
“Dovremo essere ancora più feroci, stare sempre sul pezzo. Ripetere una stagione come quella dell’anno scorso non sarà semplice. Ripartiremo tutt da zero, contro alcune squadre che si dichiareranno e altre no. Senza dimenticare cosa successo negli ultimi due campionati, con le squadree campioni in carica che non sono arrivate tra le prime quattro. A parte Lautaro e Carboni, i nazionali sono in vacanza. Quando torneranno ricorderò loro delle difficoltà del prossimo campionato”.
Può essere un vantaggio il fatto che l’Inter è l’unica squadra tra le grandi a non aver cambiato allenatore?
“Questo lo diranno il campo e il tempo. Sono tornati in Italia due grandi tecnici come Conte e Fonseca. Le avversarie si stanno rinforzando e noi dovremo farci trovare pronti. Quest’anno inizieremo con giocatori che arriveranno di volta in volta. Abbiamo concesso ai nazionali tre giorni in più di vacanza. Piano piano arriveranno tutti”.
Il gruppo italiano lo ha sentito dopo il ko a Euro 24?
“Chiaramente li ho sentiti. Erano giù di morale come giusto che sia. Non siamo andati benissimo, ma Spalletti è un ottimo allenatore e lo conosciamo. Gli infortuni di Acerbi, Berardi, i problemi di Dimarco hanno pesato. Siamo però in ottime mani. C’è del buon materiale dalle giovanili. Possiamo fare ottime cose”.
Ritieni di avere tra le mani la tua Inter più forte di sempre?
“E’ una domanda che mi viene fatta tutti gli anni. La più forte per ora è stata quella dell’anno scorso. Poi a parlare saranno il campo e il tempo”.
Che Champions dovrà fare l’Inter?
“Il nostro obiettivo è quello di andare avanti il più possibile. Sappiamo che andremo ad affrontare grandissime squsfre con budget altissimi, ma non deve essere un alibi. Abbiamo dimostrato negli scorsi anni cosa siamo capaci di fare. Conta l’interpretazione e la voglia che mettono i ragazzi in campo”.
C’è il pericolo che le difese ospiti possano disinnescare il gioco dell’Inter?
“Senz’altro, ma si prova sempre a pensare e a fare. Abbiamo poi tre nuovi giocatori che dovremo vedere come si inseriranno. Tra me e i dirigenti abbiamo pochi dubbi. Lo scorso anno visti i risultati e le prestazione non mi sembrava il caso di cambiare modulo. Quest’anno ripartiremo con la nostra impronta ma pronti a migliorarci e creare qualcosa di imprevedibile per gli avversari”.
Cosa ti aspetti da Taremi e Zielinski? E Carboni?
“Abbiamo visto cosa ha fatto Carboni al Monza. E’ un giocatore che ha dimostrato ottime cose. E’ nel futuro dell’Inter e lo aspetto insieme al nostro capitano Lautaro. Zielinski lo conosciamo tutti, nelle ultime 5 stagioni tranne l’ultima, era il giocatore che ha giocato più partite da titolare in Serie A, ci sarà una grandissima mano. Taremi lo abbiamo seguito per diverso tempo, ci aveva impressionato molto nel doppio confronto contro di noi in Champions, abbiamo continuato a seguirlo, si integra perfettamente nel nostro modo di giocare. Sul portiere avevamo diversi profili da scegliere, abbiamo scelto Martinez per le due ottime stagioni nel Genoa, secondo me si sposa bene con i nostri principi di gioco, sa che avrà davanti Sommer titolare, ma è voglioso e contentissimo di essere all’Inter, anche lui ci sarà una grandissima mano”.
Tra le varie candidate allo scudetto, quale allenatore temi di più?
“C’è il rientro di Conte e Fonseca, che stimo molto. Le due romane stanno lavorando bene, con De Rossi e Baroni. Con escludo il Bologna e l’Atalanta, che sta facendo benissimo e ha ancora alla guida Gasperini”.
Qualche parola per Zhang e per i giocatori che non sono più all’Inter?
“Mi fa piacere. Per quanto riguarda Zhang, posso solo ringraziarlo. Lui e la dirigenza sono le persone che mi hanno dato questa possibilità. Lo ringrazierò per sempre, resterà per sempre nella storia dell’Inter. Dei cinque ragazzi che non ci sono più li ho ringraziati privatamente, ma è giusto ringraziarli anche pubblicamente: Sensi, Klaassen, Sanchez, Cuadrado e Audero, sono stati ragazzi importantissimi che hanno dato tantissimo dentro e fuori”.
Sarà la stagione più lunga di sempre. Quando inciderà questo calendario sulla preparazione?
“E’ un qualcosa di nuovo. Lo abbiamo provato due anni fa col Mondiale in Qatar. Quest’anno si giocherà pure a luglio con il Mondiale per Club. Ci sono state anche le Nazionali e molti giocatori rientreranno pià tardi, penso a Lautaro e a Carboni. Si farà una preparazione molto attenta e si cercherà di sfruttare tutta la rosa”.
Hai avuto corteggiatori in questi mesi?
“Non solo quest’anno. Non lo nego. Ma non ho mai pensato minimamente di andare via dall’Inter. Qui mi sento apprezzato e quando è così non sto neanche a sentire cosa potrebbe succedere. Mi sento realizzato, in una famiglia, in sinergia con la società, i ragazzi e questi spendidi tifosi. Fanno piacere gli apprezzamenti ma non sono stati mai nei miei pensieri”.
Come mai la decisione di prendere un difensore mancino e non un quinto?
“Perché abbiamo Carlos Augusto che ci piace da quinto. L’anno scorso ci sono stati momenti in cui Carlos faceva bene come vice Bastoni. Adesso però vogliamo un vice Bastoni per aiutarci nelle rotazioni in quella posizione. Non è una questione che ci toglie il sonno la notte. Augusto sa ricoprire quella posizione e anche Acerbi”.
Dobbiamo davvero credere che il mercato dell’Inter è chiuso, vistialcuni campanelli d’allarme nella scorsa stagione?
“Mai dire mai. Ho la fortuna di avere professionisti accanto a me. Dumfries fino a dicembre ha fatto benissimo, poi ha avuto quel problema a Napoli e gli ultimi 5 mesi non sono stati del giocatore che conosciamo. Ma all’Europeo ha fatto benissimo. Siamo contenti di lui. Come ho detto, l’esigenza è in difesa. Non dimentichiamo che tra di noi abbiamo anche Carboni”.
Bisognerà cambiare anche nelle rotazioni?
“L’anno scorso ci sono stati periodi nei quali le seconde linee ci hanno dato una grandissima mano. Penso a Frattesi, a Carlos Augusto… Senza loro avremmo avuto dei grandi problemi. Quest’anno dovranno essere così i nuovi e io dovrò essere bravo capire quando andare avanti in un modo e quando cambiare. Difficile programmare con tre partite a settimana, ma dovremo essere bravi a prepararle”.
Bastoni può essere una soluzione come centrale di diversa?
“Bastoni è un grandissimo giocatore, ma in quel ruolo abbiamo già Acerbi e De Vrij. Bastoni giocherà quindi nel suo ruolo di braccetto sinistro”.
Quanto è complicato un gruppo così di alto livello e non fare scontenti?
“Ho la fortuna. A centrocampo ci sono grandissime persone che vogliono vincere, ma si sa che ci sono delle partite dove qualcuno non giocherà. Le partite non sono tutte uguali. Magari qualcuno vuole giocare la partita di cartello e non quella in trasferta. C’è un allenatore pagato per fare delle scelte, il segreto è la grande unione che abbiamo avuto, se c’erano degli scontenti non lo hanno mai fatto vedere e hanno lavorato con l’obiettivo della seconda stella, abbiamo tutti remato dalla stessa parte. Dovremo ripeterci e sarà tutto molto più difficile ma ci proveremo”.
Quanto è stimolante vincere trofei per il quarto anno di fila?
“E’ il motivo per cui sto bene e mi sento apprezzato da una società solida che tiene all’ Inter. Ho fatto 158 partite qui ma speriamo ce ne siano altrettante. So che non è semplice restare tanti anni in grandi squadre ma è il mio obiettivo”.
Per la difesa un profilo come Hermoso e uno più giovane?
“I nomi sono tutti di interesse per l’ Inter, c’è un presidente, una società che fa un confronto continuo, poi chiaramente bisogna vedere la disponibilità dei giocatori. Ho questo desiderio e sarà colmato, quotidianamente ci confronteremo per mettere il giocatore giusto per rendere al meglio”.
Cosa dovranno fare i ragazzi che l’anno scorso hanno avuto meno spazio?
“Me lo auguro, hai fatto tre nomi che l’anno scorso avrei detto speriamo di vederli, ora ti diso sono stati fondamentali come ho detto prima. Hanno avuto meno minutaggio di Calhanoglu e Pavard ma hanno avuto lo steso peso specifico quando chiamati in causa, vedi Bisseck che era al suo primo anno, e anche Asllani con la Roma ha fatto una giocata che ci ha fatto vincere la partita”.
I giocatori come prendono questa dilatazione della stagione?
“Col Mondiale per Club raggiungeremo il massimo di partite ma è il calcio moderno. Noi allenatori vorremmo meno di 70 partite ma ci dobbiamo adeguare, ci sono tante manifestazioni, lo si fa anche per avere più ricavi e dovremo essere bravi noi. Sarà una novità giocare a luglio con giocatori in scadenza al 30 giugno, ma cercheremo di adeguarci”.
In attacco cosa si può fare?
“Siamo contenti così, Arnautovic e Sanchez hanno fatto quello di cui avevamo bisogno. Carboni ci dà un’opzione in più, puoi avere due giocatori sottopunta con lui, può fare il quinto offensivo quando serve. Averlo in rosa ci può migliorare nell’uno contro uno, non ne avevamo tanti”.
La Juventus può essere la competitor principale?
“Sta cambiando, ha cambiato guida tecnica, è arrivato un ottimo allenatore che stimo, ha fatto un ottimo percorso allo Spezia e al Bologna, sarà un’antagonista molto pericolosa come le altre nominate prima”.
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