Lo stesso percorso formativo di Benjamin Sesko è un buon indizio, prima di addentrarsi in paragoni e suggestioni. Il Domzale sfoggia con orgoglio il nome dell’attaccante del Lipsia, si prende giustamente parte dei meriti che l’hanno reso uno degli astri nascenti che è adesso. La prossima stella, invece, potrebbe essere Luka Topalovic. Nato il 23 febbraio 2006, è un centrocampista offensivo. I dirigenti sloveni l’hanno paragonato a Kevin De Bruyne per la capacità di lettura del gioco, la creatività e le movenze. Il Guardian, se non bastasse, l’ha inserito nell’ultima lista stilata lo scorso ottobre sui 60 migliori talenti nati dopo il 2006. Le referenze, insomma, sono delle migliori e l’Inter ne è rimasta folgorata mesi fa.
Il primo contatto tra le società risale in primavera, mentre a maggio si è entrati nel vivo della trattativa. Marotta, Ausilio e Baccin hanno aperto le porte della sede di viale della Liberazione al Domzale, con cui hanno trovato rapidamente un accordo per il trasferimento del calciatore. Il futuro di Topalovic è ancora tutto da definire, è probabile che sia girato in prestito o aggregato alla Primavera per non interromperne la crescita. Ma Simone Inzaghi avrà modo di visionarlo a dovere nel lavoro quotidiano ad Appiano Gentile per i prossimi giorni, così da farsi un’idea migliore. Lo sloveno è un centrocampista offensivo, che ha giocato principalmente come trequartista in un 4-3-1-2 con la possibilità di spaziare su tutto il fronte d’attacco alle spalle delle punte. Per questo motivo si può immaginare con facilità che possa partire anche più largo in un altro tipo di modulo. Ha una struttura fisica considerevole, essendo alto 187 centimetri, ed è dotato di un ottimo tiro dalla distanza. Le doti che spiccano, come detto, sono quelle di carattere tecnico. E in genere non è difficile trovare una posizione in campo per chi sa sempre cosa fare del pallone.
Nonostante abbia compiuto 18 anni da pochi mesi, Topalovic ha già avuto modo di accumulare una discreta esperienza. Il Domzale l’ha messo sotto contratto nel 2020, prelevandolo dal Bistrica. Le prodezze mostrate nell’Under 17 hanno convinto il club a blindarlo con un accordo molto lungo, fino al 2026. È stato gestito coerentemente con le speranze riposte, seguendo una logica progressione. Ha esordito in prima squadra nella stagione 2021-22, ha segnato il primo gol in quella successiva e nella scorsa è diventato un titolare inamovibile. Ha sommato 35 presenze in campionato e 2 nelle qualificazioni alla Conference League, a cui si aggiungono 2 gol e 4 assist. L’attesa dell’Inter, dunque, potrebbe essere più breve di quanto si pensi. Topalovic è pronto a prendersi anche la Serie A, più prima che poi. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.
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