L’Inter è sempre stata additata come una delle squadre con la rosa più “vecchia” della Serie A, con una media età fra i 22 ben oltre i 29 anni. Se pensiamo all’ultima stagione, infatti, l’Inter della Seconda Stella aveva un’età media di 29,12. Fra le vincitrici dello scudetto negli ultimi trent’anni nessuna, eccetto il Milan di Allegri 2010-201, superato proprio dai nerazzurri, aveva questo primato.
L’andamento della nuova stagione finora non sembra cambiare: gli acquisti dell’Inter sono stati Piotr Zielinski (30), Mehdi Taremi (32) e Josep Martinez (26). Ma a fare eccezione è proprio il portiere, acquistato dal Genoa, pochi giorni fa. Perché non affidarsi a un portiere più esperto come per il dopo Onana con Sommer?
DA SUNING A OAKTREE: TUTTO CAMBIA, NIENTE SI TRASFORMA
C’è stato un elemento importante negli ultimi mesi: il cambio di proprietà. Da Suning a Oaktree il diktat è sempre lo stesso: per ogni giocatore che esce ne entra uno e bisogna far quadrare bene i conti. Al momento l’unico parametro che sta cambiando è proprio nella scelta dei giocatori per età. Il fondo vuole giocatori giovani, non un buon usato che può rendere per due-tre anni al massimo e non ha mercato (vedi Arnautovic).
LA POLITICA DI OAKTREE
La domanda che si sono posti alcuni tifosi e addetti ai lavori è: se Marotta e Ausilio non avessero già bloccato Taremi e Zielinski mesi addietro, sarebbero mai arrivati? Una domanda che non trova risposta al momento, ma siamo sicuri che la proprietà è felice dell’operato della società (vedasi la sua riconferma) e continuerà a incentivare i parametri zero e gli acquisti. La politica è: conti a posto e giocatori funzionali, se giovani meglio ancora.
INZAGHI FRA OAKTREE E IL PROPRIO CREDO
Questa politica è già in atto? Se prendiamo ad esempio le parole dell’agente di Rodriguez, sembra proprio di sì. Così se prendessimo per buoni tutti i nomi usciti finora (Zézé e Renan gli ultimissimi) come braccetti di sinistra: l’unica cosa in comune è che costano relativamente poco, alcuni possono essere presi in prestito e soprattutto sono giovani. Questo percorso è attuabile da mister Inzaghi?
La domanda, per farla breve, è: la proprietà, tramite i responsabili societari quali Marotta e Ausilio, ha avvisato Inzaghi di questa esigenza giovanile? Perché l’allenatore, fresco di rinnovo, che avrà avuto sicuramente garanzie, si è sempre affidato nelle partite che contano ai “vecchi” della rosa, soprattutto in Champions League.
TUTTI VINCITORI, TUTTI VINTI
Bisogna sicuramente porre un freno alle dicerie, ai depistaggi lasciati qua e là da Marotta & Co, alle indiscrezioni quotidiane. I nomi usciti dopo la dichiarazione di Ausilio circa la volontà dell’Inter di acquistare un difensore che possa fare da vice Bastoni e non solo sono moltissimi, fra “vecchi” e “giovani”, fra smentite e conferme; fra i placet di Inzaghi e quelli societari. L’unica certezza è che il difensore arriverà e probabilmente sarà un esperto o un giovane e tutti potranno dire di aver azzeccato la linea societaria o le volontà di Inzaghi.