La nuova Champions League è alle porte. Domani entro la mezzanotte si consegnano le liste alla Uefa. L’Inter debutterà sul campo di una delle due super favorite, il Manchester City (l’altra è il Real di Ancelotti), che due anni fa aveva battuto i nerazzurri nella finale di Istanbul, ma faticando parecchio.
Da almeno un paio d’anni anche l’Europa sembra essere diventata casa dell’Inter e forse è per questo che il presidente, Beppe Marotta, ha voluto piazzare la bandierina indicando un possibile obiettivo.
“Le ambizioni di Marotta in campo internazionale sono comunque oneste – scrive Pasquale Guarro su calciomercato.com – partendo dal presupposto che con le sue dichiarazioni, il presidente ha voluto anche dare merito al lavoro svolto da Inzaghi in questi anni: “Arrivare tra le prime otto? Si, Noi ci tentiamo. Poi Inzaghi magari non la pensa come me, ma bisogna condividere anche quelli che all’inizio sembrano solo sogni perché siamo l’Inter e dobbiamo essere ambiziosi. Poi non bisogna confondere ambizione e arroganza, ma dobbiamo invece difendere la nostra storia, cui non appartiene l’arroganza ma voglia di fare bene. L’ambizione deriva dal valore della squadra, abbiamo grande qualità e una storia che ci impone di dover sempre far bene. Se non ci riusciremo vorrà dire che gli altri sono stati più bravi di noi”.
Marotta ha parlato di sogni e ambizioni, di storia da rispettare e di qualità della rosa, e quella nerazzurra può sicuramente rientrare tra le prime otto d’Europa, soprattutto per qualità del gioco espresso. Come sempre, Inzaghi ha accettato la sfida, ben consapevole del fatto che all’Inter si vive ogni giorno di pressioni e nuovi obiettivi da raggiungere. Marotta sogna, Inzaghi lo guarda un po’ indispettito perché preferisce lavorare lontano da certi proclami. Normali dinamiche tra allenatore e dirigenza, ma di fatto i nerazzurri hanno dimostrato sul campo di avere le capacità per giocare una Champions di alto livello”.
(FONTE: CALCIOMERCATO.COM)
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