Billy Costacurta a Sportweek, magazine della Gazzetta dello Sport, parla della nuova Champions e dell’Inter.
“Metto l’Inter sul terzo gradino, il Real sul secondo e il Manchester City sul primo. Perché il City più in alto del Real, a differenza dei pronostici comuni? Perché è vero che il Real con Mbappé ha preso il giocatore più forte al mondo, ma ha perso Kroos, che era il suo equilibratore. Il City mi sembra più squadra”.
Perché l’Inter terzo incomodo?
“Mi piace la sua qualità e fluidità di gioco e di giocatori che portano a riversare continuamente palloni nell’area avversaria. L’Inter è forte dal punto di vista tecnico e comportamentale, due cose che, in un gruppo che funziona, vanno insieme. Sono sempre ammirato da ciò che fa Lautaro anche quando non segna, le sue scivolate a togliere palla al difensore che avanza, le sue rincorse all’indietro per aiutare i compagni: quando uno come lui, nato per far gol, si dispone al sacrificio in questa maniera, per giunta con la fascia di capitano al braccio, è logico che tutti gli vadano dietro. Allo stesso modo resto ammirato da Calhanoglu, che si applica come un difensore aggiunto. A convincermi dell’Inter, anche in chiave Champions, è questa attitudine, questa mentalità”.
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