Marco Materazzi ha parlato a Gazzetta dello Sport in vista del derby tra Inter e Milan in programma domenica sera ore 20,45. “Prendere tre punti sarebbe un qualcosa di complicato da digerire per i rivali alla corsa scudetto, un duro colpo. Nerazzurri favoriti? Di solito è uno svantaggio approccarsi al derby in questo modo, di solito vince chi sta peggio. Ma parliamo dell’Inter. Parliamo di ua squadra che da due anni è la più forte in Italia: a prescindere da chi gioca, l’identità è sempre quella. Manchester è stata esemplare in questo senso. Mi piace la sicurezza che trasmettono contro qualsiasi avversario. E questa cosa rasserena pensando al derby. Quest’anno in rosa hai messo Zielinski e Taremi, che hanno mandano in panchina Lautaro e Mkhitaryan. E poi c’è quel numero, si gioca il 22… come 22 aprile no? È un buon segno per l’Inter”.
“Lautaro in panchina? Dico questo: basta che faccia un gol e si torna all’anno scorso. Ma di cosa stiamo parlando? Non ha fatto vacanze, poca preparazione. Ma vince ovunque, con l’Inter e con l’Argetina. È nei 30 del Pallone d’Oro: può sembrare un peso forse, ma in realtà è un orgoglio.
Bisseck? Sta imparando da chi ha intorno, gente di 34 o 36 anni come Darmian e Acerbi. Sta crescendo a vista d’occhio. Ed è questa la forza dell’Inter: non cambia mai il rendimento di reparto. Barella? Avete visto la partita col City? Si capisce perché Guardiola lo voleva. Per me vale Rodri, è un ruolo diverso ma è a quel livelli lì”.
Infine una considerazione sulle parole di Ibrahimovic nel pre-partita di Milan-Liverpool (“Sono il boss”): “Non mi ha nessuna impressione onestamenteDiciamo che sono parole che fanno parte del personaggio. Mi viene da dire questo, da tifoso dell’Inter: spero che il Milan non riprenda mai Paolo Maldini…”.
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