Lo Stadio Meazza di San Siro non ospiterà la finale di Champions League del 2027. La decisione, comunicata ufficialmente dall’UEFA, è il risultato dell’incertezza sul futuro dell’impianto milanese, che potrebbe essere soggetto a importanti lavori di ristrutturazione nei prossimi anni.
L’organo di governo del calcio europeo aveva assegnato inizialmente a San Siro l’organizzazione dell’evento più importante del calcio continentale, ma la mancanza di garanzie chiare da parte del Comune di Milano sulla disponibilità e le condizioni future dello stadio ha spinto l’UEFA a rivedere la propria decisione. Al centro della questione ci sono le prospettive legate al futuro dell’impianto, che potrebbe essere interessato da lavori di ristrutturazione o addirittura sostituito da un nuovo stadio, come discusso da tempo.
La UEFA ha quindi deciso di revocare l’assegnazione e di aprire una nuova procedura per individuare una sede alternativa. Questo colpo di scena rappresenta una doccia fredda per la città di Milano, che contava di ospitare nuovamente la finale della massima competizione europea dopo l’edizione del 2016, vinta dal Real Madrid contro l’Atletico Madrid proprio al Meazza. Inoltre nel 2026 la struttura ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali.
La decisione segna anche un punto critico nelle discussioni sul futuro dello stadio milanese, un’icona del calcio mondiale che è al centro di un acceso dibattito tra ristrutturazione e costruzione di un nuovo impianto. Se da una parte c’è la volontà di preservare la storicità e il valore simbolico di San Siro, dall’altra esistono esigenze legate a modernizzazione e sostenibilità che potrebbero richiedere interventi strutturali complessi.
Il Comune di Milano e le società coinvolte dovranno ora riflettere sul futuro dell’impianto, mentre l’UEFA procederà alla ricerca di una nuova sede per la finale del 2027, lasciando a San Siro l’incertezza di un destino ancora tutto da definire.