Javier Zanetti è staot ospite insieme alla bandiera del Milan Franco Baresi ad un evento organizzato dalla rivista Undici. Il vice presidente nerazzurro ha parlato dei derby contro il Milan giocati in passato. “Il derby è una partita sentita, molto speciale, sia da parte nostra che dei tifosi. C’è sempre stato un grandissimo rispetto. Io ricordo il mio primo derby nel ’95. Mi ritrovai di fronte Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini, una grande difesa. Per me era un grandissimo piacere scendere in campo per affrontare questi grandi campioni che avevano fatto la storia del loro club. C’è stata grande rivalità, ma anche un grandissimo rispetto che c’è ancora oggi”.
Zanetti ha poi parlato del suo addio al calcio e l’inizio della carriera da dirigente. “Tutti rimangono con la fotografia di quando alzavo i trofei. Ma mi piace sempre sottolineare il percorso che è stato fatto per arrivare a quel momento. Dopo tante vittorie, uno a fine carriera cerca sempre di lasciare stando bene e a me è capitata questa situazione. Ho scelto io quando lasciare. Avevo 41 anni, avevo dato tutto quello che dovevo dare, sempre con grande sacrificio e cuore, dando sempre tutto in ogni allenamento e in ogni partita. Mi sono poi preparato per quello che sarebbe successo dopo. È sempre un momento difficile lasciare, perché non sai cosa succederà dopo, ma quando uno si prepara diventa molto più semplice. Non è stato facile prendere la decisione di smettere, ma era arrivato il momento. Adesso mi trovo in una fase della mia carriera dove sto imparando tantissimo. In particolare adesso ho una visione completamente diversa da quella che avevo da calciatore”.