E figuriamoci se sui social non si scatenavano i complottisti in servizio permanente effettivo. Motivo: la cover del telefono cellulare del procuratore capo di Milano Marcello Viola, da sempre tifoso interista dichiarato. L’altro giorno, in occasione della conferenza stampa in cui ha illustrato l’inchiesta sugli affari sporchi delle curve ultrà, inchiesta che di fatto coinvolge indirettamente anche i due club milanesi, Inter e Milan -, Viola si è presentato per l’appunto con uno smartphone su cui faceva bella mostra il logo dell’Inter.
Apriti cielo: è scoppiata una vera e propria bufera sul web. I più cauti hanno ironizzato – «figuriamo l’imparzialità con cui indagherà…», e ancora «gli interisti sono infiltrati dappertutto, per questo la fanno sempre franca». Altri ci sono andati più pesanti: «Questa è la prova che la società Inter tiene per le p…e tutto il calcio italiano», oppure «vedrete, l’Inter ne uscirà pulita come al solito, e questo è il motivo».
In realtà non si può certo dire che la Procura milanese abbia mostrato qualsivoglia trattamento di riguardo (anzi…), in un’indagine che è bene ricordarlo – non vede indagato alcun tesserato né interista né milanista.
(FONTE: QUOTIDIANO LIBERO)