L’ex portiere della Juve Stefano Tacconi ha parlato a Tuttosport dell’aneurisma cerebrale che lo ha colpito ormai due anni fa. L’ex calciatore ha raccontato il suo recupero, non privandosi di alcune battute tipiche del suo temperamento.
“Non sono stato un paziente modello. Scappavo con la carrozzina, mi hanno trovato al quarto piano senza capire come ci fossi arrivato. A volte mi legavano al letto. Il percorso verso il pieno recupero è lungo e non semplice. Sono al 70-75 per cento mi hanno rimesso a nuovo. Peccato fossero tutti interisti… Col medico ci siamo scontrati un po’, ma il suo apporto è stato fondamentale“.
Un Inter Club a Stefano Tacconi: “Ti stimiamo come uomo. Forza!”
E’ la frase postata da Andrea Tacconi su Facebook, con un cuore, che accompagna una lettera inviata da un club di tifosi dell’Inter al padre Stefano da quaranta giorni in ospedale.
“Carissimo Stefano Tacconi, siamo un gruppo di amici di fede nerazzurra. Ti stimiamo come persona, come uomo e come grande campione! Tutti d’accordo ti mandiamo un fortissimo abbraccio; come facciamo a non volerti bene? Sei un grande e tornerai a sorridere. Forza Stefano! Cari e sinceri saluti a tutta la famiglia Tacconi. Luca Arlatti per tutti gli amici dell’Inter Club”.
L’ex portiere di Juventus e Nazionale è ricoverato dal 23 aprile all’ospedale di Alessandria per emorragia cerebrale da rottura di aneurisma. Si è sentito male ad Asti, dove si trovava per un evento benefico. (ANSA).
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