La pausa per le nazionali rappresenta sempre un’incognita per gli allenatori, come sottolineato a Gazzetta dello Sport da Cristian Chivu, doppio ex della sfida tra Roma-Inter di domenica ore 20,45: “Da allenatore non sai mai cosa aspettarti dopo una sosta, soprattutto per chi, come Juric, è arrivato da poco e ha visto partire molti giocatori per le nazionali. Non sa bene come li ritroverà”. Nonostante ciò, la partita promette di essere aperta, grazie alle individualità di entrambe le squadre.
Inter in vantaggio per identità di gioco
L’Inter, però, parte da una posizione di forza. “Hanno un’identità di gioco precisa, la crescita del gruppo è stata eccezionale”, ha dichiarato Chivu, elogiando il lavoro di Simone Inzaghi. Sarà decisiva la marcatura a uomo, una caratteristica del gioco di Juric, ma il problema per i giallorossi è che “l’Inter sa dare il meglio contro squadre che giocano così, soprattutto grazie a Thuram e Lautaro. Sono maestri nei movimenti, nel farsi trovare liberi e nel dare profondità al gioco. Bloccarli sarà molto difficile”.
Le rotazioni, arma in più dell’Inter
Un altro punto di forza per i nerazzurri è rappresentato dalle loro rotazioni in campo. “Le rotazioni e l’interscambiabilità dei giocatori fanno dell’Inter una squadra evoluta e moderna, in costante crescita”, ha spiegato. Tra i giocatori, spicca Mkhitaryan: “È intelligenza pura, si allena con qualità e pensa al gruppo più che a se stesso. Non è cosa comune nel calcio” ha aggiunto l’ex tecnico della Primavera nerazzurra.
L’Inter, dunque, appare attrezzata per competere su tutti i fronti, dal campionato alla Champions League, passando per la Coppa Italia. “Quest’anno la società ha costruito una squadra in grado di reggere fino in fondo in tutte le competizioni. Il livello non si abbassa mai, anche con il turnover”.
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