Walter Sabatini, ex dirigente dell’Inter, sulle colonne del Corriere della Sera ha parlato così del calcio attuale.
“Allegri ha detto che nel nostro calcio mancano i grandi dirigenti? Penso che ce ne siano stati di grandissimi, da Allodi ad Arrica fino a Galliani: hanno avuto pochi eredi”.
Non cita Marotta perché quel nome le ricorda la colonia al mare?
“No, io provo affetto per lui, perché quando giocavo a Varese era un ragazzino che si allenava con noi, era bravo. Ma non sono un suo ammiratore: io sono un provocatore, lui aggiusta sempre tutto. Io mi sono dimesso una ventina di volte dal mestiere che amo, lui non l’avrebbe mai fatto”.
Sabatini: “Gli 8 punti dell’Inter rispetto ai 15? Solo distrazioni difensive”
Walter Sabatini, ex dirigente di Roma e Inter, sulle colonne di Libero parla di calcio e serie A.
“Roma? Mi ha dato un dolore immenso, una pugnalata al cuore. Quando ho saputo che avevano fatto fuori un uomo come De Rossi, sono rimasto allibito. Un’infamia, una cosa vergognosa fatta da gente che non ha minimamente capacità di analisi calcistica.
L’Inter? Leggo o ascolto in tv: hanno 8 punti in cinque partite invece dei 15 dello scorso anno. E allora? Esaminiamo i motivi senza urlacchiare: questi punti in meno sono figli soltanto di distrazioni difensive e di una fragilità strana, certo da correggere. L’Inter è la squadra più forte del campionato ma se recupera e mette in campo l’attenzione che aveva un anno fa, torna a posto.
Il Napoli di Conte? Gioca un calcio virile e al contempo allegro. Un giocatore simbolo? Facile dire Kvara o Lukaku. Dico Anguissa perché nel mezzo è tornato il perno di una volta”.
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