Daniele Adani ha analizzato a La Domenica Sportiva la partita tra Inter e Juventus, puntando il dito su cali di attenzione e scelte poco incisive dei nerazzurri. “È abbastanza palese che cala l’attenzione, le letture sono un po’ più superficiali,” ha spiegato Adani, “confermarsi è più difficile che affermarsi e l’Inter ci sta mettendo del suo. Una squadra applicata, che rivendica lo status di miglior squadra del campionato, ha un altro approccio: oggi non fa rimontare la Juve.”
Secondo Adani, non si tratta solo di errori individuali ma di colpe a livello di collettivo. Tuttavia, riconosce il valore della squadra a livello europeo: “È una squadra che in Champions si fa valere, che fa la sua partita in casa del City. Sbaglia qualcosa, ma rimane più forte.” E ha aggiunto una nota di allarme: “Rimane il fatto che se cala un attimo e Conte sente l’odore del sangue, non perdonerà.”
Il dibattito in studio ha toccato anche l’assenza di Calhanoglu, il cui impatto è stato ritenuto non determinante in una squadra tanto completa. “Un giocatore, in una rosa così forte, non sposta così tanto gli equilibri,” ha commentato Adani. “L’Inter, senza Calhanoglu, ha prodotto ciò che è palese a tutti: vuol dire che è forte.” Secondo lui, gli errori decisivi sono stati di natura collettiva, mentre “la Juventus ha fatto errori persino peggiori“.
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