La partita disputata dall’Inter ieri sera che sembrava essere un brano perfetto, ha evidenziato nel finale una nota stonata che ha fatto saltare l’intera armonia del risultato. Gli uomini di Simone Inzaghi stanno affrontando una fase difensiva complicata fino ad ora, subendo 13 gol nelle prime 9 di campionato, una cifra che nella scorsa stagione raggiunsero solo a febbraio. Tra le prime dieci squadre della Serie A, solo Torino e Atalanta hanno subito un gol in più dell’Inter. A mantenere i nerazzurri al secondo posto, a inseguire il Napoli di Conte, è l’efficacia offensiva con 21 reti segnate, tre in meno dell’Atalanta ma più di qualsiasi altra squadra in campionato.
Tuttavia, come evidenziato dal tecnico è la fase di non possesso che necessita di miglioramenti se l’Inter vuole rimanere competitiva per lo scudetto. Un aspetto preoccupante è la tendenza a concedere gol decisivi negli ultimi minuti: la scorsa stagione, l’Inter concluse il girone di andata senza subire reti nell’ultimo quarto d’ora, ma quest’anno i gol incassati negli ultimi minuti sono già sei.
l’Inter ha perso 5 punti a causa di gol presi nei minuti finali, un valore che pesa in una classifica che vede il Partenopei in testa con 22 punti, mentre i nerazzurri sono distanti una vittoria e un pareggio. Già nella prima partita a Marassi contro il Genoa, un gol di Junior Messias al quinto minuto di recupero aveva negato all’Inter la prima vittoria in campionato, fissando il risultato sul 2-2. Il problema all’inizio è stato accantonato ma dopo le 9 partite di campionato è diventata sempre più evidente la pecca difensiva di questa stagione. Sono infatti susseguite la seconda rete di Yildiz all’82° minuto in un’acceso derby di Italia finito 4-4, costando all’Inter due punti e anche nel derby contro il Milan, in cui Gabbia ha siglato l’1-2 all’89°, impedendo ai nerazzurri di portare a casa un punto.
Da cosa derivano queste difficoltà nel finale? “È una responsabilità collettiva, non solo dei difensori ma di tutta la squadra,” ha dichiarato Inzaghi, in difesa dei suoi giocatori. Tuttavia, è chiaro che all’interno del terzetto difensivo gli errori individuali sono stati numerosi, indipendentemente dalla combinazione di giocatori. Inoltre, si nota un calo nella determinazione, nelle distanze tra i reparti, nel pressing dopo la perdita di possesso e nella copertura offerta dal centrocampo. Sono tutti aspetti su cui lavorare, e l’urgenza è alta: mercoledì l’Inter affronterà l’Empoli, una squadra che ha già messo in difficoltà sia la Roma sia la Juventus.