“Dovevamo essere più cinici”. Parola di Simone Inzaghi al termine della vittoria dell’Inter sul Venezia. Vero. A quest’Inter manca il cinismo. E la partita con il Venezia, dopo quella buttata via contro la Juventus, deve servire da monito a tutta la squadra. Perchè una delle differenze rispetto alla scorsa stagione è proprio questa: l’incapacità di chiudere partite ben indirizzate, evitando patemi finali. In altre uscite stagionali il refrain di un’Inter incapace di chiudere la contesa in anticipo si era ripetuto.
“La prima giornata – scrive Goal.com – aveva dato un assaggio di quel che sarebbe potuto accadere nelle settimane successive: 2-2 col Genoa e pareggio del Grifone all’ultimo minuto, grazie a un calcio di rigore segnato da Messias e provocato da un fallo di mano in area di Bisseck. Tante, inoltre, sono le partite portate a casa dalla squadra di Inzaghi con un punteggio minimo: ben quattro. Tutte nelle ultime sette giornate. Sia l’Udinese che il Torino hanno reso elettrico il finale, accorciando sul 3-2 e costringendo l’Inter a minuti di sofferenza. Quindi l’1-0 risicato e di pura solidità dell’Olimpico contro la Roma. E infine, appunto, l’altro 1-0 da brividi col Venezia. Ma il manifesto vero è il pirotecnico e allucinante 4-4 contro la Juventus del 27 ottobre. La questione di un cinismo venuto clamorosamente a mancare, e di partite che spesso l’Inter non riesce completamente a chiudere, andrà analizzata da Inzaghi anche nei prossimi giorni”.
Mercoledì a San Siro arriva l’Arsenal per la Champions, domenica sempre a San Siro ecco il Napoli capolista: due test per capire se l’Inter è sulla via della guarigione.
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