Un’idea accarezzata in estate, messa momentaneamente nel cassetto e ripensata in queste settimane d’autunno, quando a fari spenti si lavora per la sessione del mercato invernale: l’Inter vuol vincere il primo derby del 2025 ed è pronta a dare, già da gennaio, una nuova chance a Federico Chiesa, praticamente sparito dai radar il 29 agosto, giorno in cui sbarcò a Liverpool con un carico d’entusiasmo dopo che i Reds avevano versato nelle casse della Juventus 12 milioni più bonus.
Scrive così Quotidiano Sportivo (Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno”.
In tre mesi l’attaccante è stato in campo appena 78′ di gioco complessivi disputati fra Premier League (18’ contro il Bournemouth), Champions League (un solo minuto a San Siro contro il Milan) e EFL Cup (59’ con il West Ham). Poi rare panchine e molte tribune. Tutto ciò nonostante un contratto fino al 2028 per una cifra complessiva di 37.45 milioni.
Chiesa, che nel frattempo ha perso anche la Nazionale dopo un Europeo deludente, sta valutando l’ipotesi di fare dietrofront e tornare in serie A. Milan come detto, Roma ma anche il Napoli hanno chiesto informazioni, però l’Inter sarebbe già qualche passo avanti. Anche perché fra il presidente Beppe Marotta e il giocatore c’è un ottimo rapporto. A luglio i nerazzurri si erano mossi per il colpo ’low cost’ (Chiesa scadeva nel 2026) ma per ragioni anche economiche il calciatore (tentato pure dal Barcellona) scelse Liverpool e la Juventus accettò l’interessante offerta degli inglesi.
Adesso le condizioni sono cambiate e per l’Inter uno come Chiesa può essere il valore aggiunto degli ultimi 30 minuti in una macchina quasi perfetta che però dovrà necessariamente ricorrere al turnover di qualità visto il calendario. Il prestito per 6 mesi (con eventuale diritto di riscatto) è la formula su cui si sta lavorando, ma anche Chiesa dovrà rivedere le proprie pretese e ridursi l’ingaggio. Un’operazione che conviene a tutti, al giocatore in primis. Perché a 27 anni si è troppo giovani per passare tutta la stagione in panchina a guardare i vari Salah, Luis Diaz, Gapko e Diogo Jota.
(FONTE: QUOTIDIANO SPORTIVO)
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