Il 2024 di Marcus Thuram è stato un anno straordinario, capace di consacrarlo come uno dei protagonisti assoluti del calcio mondiale. Non solo per i successi sportivi – Scudetto, Supercoppa Italiana e la titolarità con la nazionale francese – ma anche per le sue parole e azioni al di fuori del campo. Una leadership che non è passata inosservata, tanto da valergli il titolo di “Man of the Year” assegnato dalla rivista GQ Italia.
L’attaccante dell’Inter ha dimostrato di essere molto più di un grande calciatore: secondo il magazine, si distingue per la sua cultura, la sua coscienza critica e il suo impegno sociale, elementi che lo rendono un esempio sia dentro che fuori dal campo. Come racconta lo stesso Thuram: “La mia crescita è un mix di tante cose belle che mi sono successe. Credo che il gol contro il Milan nel derby d’andata sia stato l’inizio di tutto: era una partita speciale, la gente non mi conosceva ancora bene. Segnare in quel modo è come se mi avesse presentato ai tifosi dell’Inter.”
Le sue prestazioni parlano chiaro: otto gol e cinque assist in 974 minuti a inizio novembre 2024, un contributo diretto ogni 75 minuti. Il segreto di questo rendimento? Thuram lo spiega così: “Ho imparato a conoscere il campionato italiano, i miei compagni e cosa vuole mister Inzaghi. Conquistare lo Scudetto ci ha dato forza, ma quella vittoria non è stata un traguardo: possiamo fare ancora meglio.”
Un altro punto di forza è la consapevolezza dei propri mezzi: “Mi sento un giocatore forte, tecnico, che sa saltare l’uomo. La mia fisicità fa paura ai difensori. Voglio essere un vero killer davanti alla porta, ma la verità è che amo il calcio e questo fa la differenza.”
Infine, un sogno diventato realtà: “San Siro è incredibile. Giocare in uno stadio del genere ti dà una spinta unica, è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio.”
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