Lothar Matthäus, icona nerazzurra e leggenda del calcio tedesco, in un’intervista a Gazzetta dello Sport ha espresso parole di grande ammirazione per l’Inter, definendola una delle squadre più forti in Europa e in Italia.
Una squadra completa e ambiziosa
«L’Inter è al top in tutti i reparti», afferma Matthäus, elogiando il mix perfetto tra giocatori d’esperienza e giovani talenti. Il lavoro di Simone Inzaghi è stato determinante per raggiungere questi risultati: «Ha trovato la formula giusta, costruendo una squadra che può competere con chiunque in Europa».
L’ex campione sottolinea come il progetto nerazzurro sia frutto di un percorso iniziato anni fa, capace di portare l’Inter al livello delle grandi. «Non è una sorpresa: da tempo l’Inter è una delle squadre migliori. Può vincere lo scudetto in un campionato finalmente equilibrato e arrivare fino in fondo in Champions League».
Çalhanoğlu, il cuore dell’Inter
Tra i protagonisti, Matthäus esalta Hakan Çalhanoğlu, definendolo «insostituibile» e «giocatore chiave» per i nerazzurri. «Prima di arrivare all’Inter, Hakan non aveva mai fatto la differenza a questi livelli. Qui ha trovato il club perfetto e la fiducia totale dell’allenatore e dei compagni».
Secondo Matthäus, Inzaghi ha dato a Çalhanoğlu un ruolo centrale, un po’ come fece Nagelsmann con Kroos: «Simone ha costruito il gioco attorno a lui. Tutti, qualunque sia il loro compito, guardano a Hakan per primo».
Un attacco e una difesa di livello mondiale
Lothar si sofferma anche sull’eccezionale rendimento dell’attacco, in particolare sulla coppia Lautaro-Thuram. «Funzionano alla perfezione: si completano e si “approfittano” delle attenzioni delle difese. Il loro equilibrio è straordinario».
Per quanto riguarda la difesa, Matthäus ha lodato i progressi di Yann Bisseck, giovane centrale tedesco: «Ha il potenziale per crescere e potrebbe conquistarsi un posto anche in nazionale».
Una squadra pronta per grandi obiettivi
L’Inter, per Matthäus, è una delle poche squadre europee che può puntare a trionfare in tutte le competizioni. «Ha un progetto solido, un allenatore che ha trovato la giusta alchimia e giocatori che sanno sempre cosa fare. Non manca nulla per continuare a vincere».
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