L’Inter continua a puntare sui giovani talenti internazionali per costruire una squadra competitiva anche negli anni a venire. A testimoniare questa strategia, come evidenziato da Gazzetta dello Sport, la missione in Sudamerica di Dario Baccin, braccio destro del direttore sportivo Piero Ausilio.
Baccin non era presente a Firenze domenica scorsa perché impegnato dall’altra parte del mondo. Il dirigente nerazzurro ha assistito alla finale di Coppa Libertadores a Buenos Aires, dove il Botafogo ha trionfato sull’Atlético Mineiro. Il viaggio non si limiterà a quell’evento: Baccin resterà in Sudamerica per alcuni giorni, con l’obiettivo di monitorare da vicino i giovani talenti della regione.
Questo tipo di operazione è ormai una consuetudine per il club, che recentemente ha portato a Milano il promettente difensore argentino Tomas Palacios, classe 2003. Il giocatore si era messo in luce all’Independiente Rivadavia ed è stato acquistato dall’Inter per 6,5 milioni di euro più bonus, dopo una trattativa complessa con il Talleres, club proprietario del cartellino.
L’attenzione di Baccin e dell’Inter verso il mercato sudamericano conferma la volontà di puntare su profili giovani, promettenti e con un grande potenziale per il futuro del club. Un investimento strategico che potrebbe rivelarsi vincente, come già accaduto in passato.
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