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Sabatini: “Inzaghi, non si gioca per lo zero a zero. La lezione di Leverkusen sia utile”

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Sandro Sabatini su calciomercato.com scrive così della sconfitta dell’Inter in Champions col Bayer Leverkusen.
“Sembrava in risparmio energetico, l’Inter. E sembrava durare. Invece alla fine la batteria è saltata. In apparenza all’improvviso. A un minuto dalla ricarica degli spogliatoi.
Non è il caso di attivare processi, ma un paragone sì: anche l’Atalanta ha perso, però giocando una partita meravigliosa e divertente. Per una volta, il bravissimo Inzaghi non faccia il permaloso al cospetto di una critica che stavolta merita: non si gioca per lo zero a zero. Mai. La lezione di Leverkusen diventi utile per il futuro, sia vicino che lontano”.

Sabatini sulla lotta scudetto: “Atalanta favorita, va bene Conte e Marotta?”

Sandro Sabatini su calciomercato.com scrive così della lotta scudetto.
“Vince la Lazio e cambia la capolista. Adesso comanda l’Atalanta e sotto a chi tocca, in una classifica che da secoli non era così equilibrata dopo 15 giornate. (…) Perde il Napoli e Conte ci resta male anche perché stavolta non ha un arbitro o un Var contro cui protestare. Nemmeno una fatica di Coppa Italia da accampare come scusa. La gestione dei cambi fa discutere. Sembrano tutti tardino e quasi inutili, con i minuti affidati al cronometro. Ci sarà da riflettere.

“Chi vuol esser favorito?” era il gioco di società che ci aveva fatto compagnia in autunno. Adesso siamo pronti a cambiare, e non solo grazie al cambio di stagione, con tombole e Risiko spolverati dagli scatoloni per le feste natalizie. Finalmente siamo pronti a cambiare, con il permesso di Marotta e Conte appassionati al padel che ribatte di qua e di là la pallina del pronostico più conveniente. Facciamo che il pronostico lo suggerisce la classifica. Quindi favorita l’Atalanta, con asterischi per Inter e Fiorentina che hanno una partita da recuperare. Fate voi. “Chi vuol esser favorito?” conta per le discussioni tra tifosi socialmente impegnati, nel senso di applicati h24 sui social che alimentano gli algoritmi delle rivalità. In teoria, conta. In pratica, no”.

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La Redazione