Alessandro Bastoni, pilastro della difesa dell’Inter, si è raccontato in un’intervista a Libero, analizzando la stagione nerazzurra, il suo ruolo nella squadra e gli obiettivi futuri.
“Un’Inter da 8”
Bastoni non ha dubbi nel giudicare la stagione:
“Direi 8 sia per me che per la squadra. Abbiamo iniziato un po’ a rilento, perché ormai non esiste più un vero stacco tra una stagione e l’altra. Mentalmente è stato faticoso, ma ci siamo ripresi. Ad agosto avremmo firmato per trovarci in questa situazione in Champions League e in campionato.”
La recente sconfitta in Europa, però, non smorza l’entusiasmo:
“Un ko non è mai facile, ma basta guardare dove sono squadre come il Bayern Monaco, il Manchester City o il Real Madrid per capire che stiamo facendo un ottimo percorso.”
Turnover e responsabilità
Sulla gestione dei giocatori da parte di Simone Inzaghi, Bastoni difende il tecnico:
“Il turnover è fondamentale. Pensare di essere sempre al 100% a livello nervoso è impossibile. Il riposo è indispensabile per mantenere la squadra competitiva.”
Alla domanda sulle aspettative che gli avversari pongono sull’Inter, risponde:
“Ci gratifica. Ci piace avere questa responsabilità. Essere considerati i favoriti ci motiva.”
Bastoni e il legame con l’Inter
Il difensore ribadisce il suo amore per i colori nerazzurri:
“È vero che sono stato cercato da club importanti, ma ho sempre dato priorità all’Inter. Qui sto benissimo, sia io che la mia famiglia. Non ho mai avuto il pensiero di cambiare. Gioco in una squadra che lotta per vincere in tutte le competizioni, non c’è motivo di andare altrove.”
Obiettivi e sogni
Tra lo scudetto e la finale di Champions League, Bastoni non ha dubbi:
“La finale di Champions a Monaco! È un sogno. A Istanbul ci è mancata un pizzico di fortuna e consapevolezza, ma ora sappiamo di essere a quel livello.”
Sui progetti futuri, il difensore guarda con interesse al Mondiale per Club:
“È una competizione stimolante. Certo, il periodo tra giugno e luglio non è il massimo, ma l’idea è affascinante.”
Il segreto del gruppo nerazzurro
Bastoni sottolinea l’importanza della “colonia italiana”:
“Abbiamo sempre avuto giocatori come Ranocchia e D’Ambrosio, e oggi ci sono altri che aiutano i nuovi ad ambientarsi e capire le regole del gruppo.”
Infine, Bastoni difende i compagni meno utilizzati, spesso criticati dai tifosi:
“Dall’esterno è difficile capire quanto siano importanti tutti, ma noi lo sappiamo bene. Ho smesso di leggere i commenti negativi: ciò che conta è che all’interno della squadra ognuno si senta fondamentale.”
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