L’Inter è una squadra dove segnano tutti e tutti si divertono. All’Olimpico, con il roboante 6-0 rifilato alla sua vecchia Lazio, Simone Inzaghi si è portato a casa un tris di soddisfazioni: sei marcatori diversi in una sola partita per la prima volta da quando allena, il sorpasso all’Atalanta come miglior attacco della Serie A e un altro record prestigioso: 47 gol in trasferta nel 2024, mai così tanti in un anno solare. In totale, i nerazzurri hanno segnato 40 reti nelle prime 15 giornate di campionato. È una macchina da gol a cui hanno già contribuito 14 giocatori, la squadra con il maggior numero di marcatori in Serie A, e mancano ancora all’appello due armi pesanti come Taremi e Arnautovic
L’Inter di Inzaghi è spavalda, astuta e letale. Nei primi 15 minuti, ha dato alla Lazio l’illusione di poter ripetere la gara di Amsterdam. Poi, con il baricentro arretrato e l’accelerazione improvvisa, ha messo il piede sull’acceleratore, colpendo lungo l’A1 con sei reti nello zaino. La Lazio non incassava sei gol all’Olimpico dal 17 aprile 1994 (1-6 contro la Juventus), mentre Inzaghi non aveva mai mandato in gol sei giocatori diversi.
L’anatomia della goleada racconta la perfezione tattica dell’Inter: in rete sono andati i due esterni, il regista-rigorista, una mezzala, un jolly e una punta. Il secondo gol, nato da un cross del quinto di destra per il quinto di sinistra, è il manifesto dell’Inzaghismo, un sistema perfezionato lungo il Tevere, cesellato negli anni alla Lazio e ora esaltato con l’Inter. Una squadra capace di rifilare quattro gol all’Atalanta e sei alla Lazio, un chiaro segnale della sua superiorità.