Nella rosa dell’Inter, tutti i giocatori hanno trovato spazio nelle 22 partite giocate finora, fatta eccezione per Josep Martinez e per il terzo portiere Di Gennaio, attualmente infortunato. Persino Palacios, anche solo per 10 minuti, è sceso in campo, ma Martinez, acquistato dal Genoa per 13 milioni di euro più bonus, non ha ancora debuttato in gare ufficiali. Una situazione insolita, considerando il peso del suo ingaggio estivo. Il ruolo di secondo portiere offre generalmente poco minutaggio, ma la totale assenza di Martinez finora non è passata inosservata.
Josep Martinez, l’esordio
Domani, però, potrebbe essere il suo momento: contro l’Udinese in Coppa Italia, Simone Inzaghi ha confermato che lo spagnolo sarà titolare. Nel post-partita contro la Lazio, l’allenatore nerazzurro si è quasi scusato per non avergli dato spazio: “Sicuramente giocherà Josep, un ottimo portiere che abbiamo voluto fortemente. Avrei voluto schierarlo prima, ma fare il portiere nell’Inter non è semplice. Si è inserito bene e lavora tantissimo, ma tra gare decisive e scelte tecniche non ho trovato l’occasione per dargli il minutaggio che merita.”
Martinez era stato protagonista nel precampionato, complice il ritardo nel rientro di Sommer, impegnato agli Europei. Aveva giocato quasi tutte le amichevoli estive – contro Lugano, Pergolettese, Las Palmas, Pisa e Al Ittihad – mostrando però qualche incertezza, specialmente contro Las Palmas e la Reggiana. Nonostante ciò, il portiere spagnolo ha mantenuto un atteggiamento professionale, senza alcuna dichiarazione fuori posto, rimanendo in silenzio anche sui social, dove l’ultimo post risale al 20 luglio, relativo alla scelta del numero di maglia (il 13).
Domani, Martinez avrà l’opportunità di dimostrare di essere all’altezza del progetto dell’Inter, che lo ha individuato come futuro erede di Sommer. Lo svizzero, finora insostituibile, ha 36 anni e un contratto in scadenza nel 2026. Per Martinez sarà una prova importante, considerando anche la difficoltà di entrare in ritmo giocando una sola volta in quattro mesi, soprattutto in un ruolo delicato come quello del portiere.
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