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Beppe Marotta: il 2024 dell’Inter tra successi, sfide e futuro

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Il 2024 è stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni per l’Inter, sia dentro che fuori dal campo. Beppe Marotta, presidente e amministratore delegato del club, ha ripercorso i momenti salienti dell’anno in una lunga intervista con Federico Ferri di Sky Sport. Tra bilanci, sfide dirigenziali e riflessioni sul futuro, Marotta ha trattato temi che vanno dalla crescita della squadra alle dinamiche del calcio italiano, passando per i rapporti con Antonio Conte.


L’Inter: protagonista sul palcoscenico italiano ed europeo

Marotta ha sottolineato il ritorno dell’Inter ai vertici del calcio internazionale:

“L’Inter è tornata a essere una delle protagoniste centrali. La storia di questo club, con 20 scudetti e numerosi trofei, ci impone di restare al vertice. Con la nuova proprietà, stiamo lavorando per coniugare tradizione, sostenibilità e competitività.”

Un percorso costruito con attenzione e impegno, che punta a rafforzare la posizione dei nerazzurri nel panorama europeo.


La nuova responsabilità come presidente

Riguardo al suo nuovo ruolo, Marotta ha espresso gratitudine per la fiducia ricevuta dalla proprietà:

“Essere presidente dell’Inter è un grande onore e una responsabilità che affronto con entusiasmo. Questo incarico mi stimola a fare sempre meglio per garantire il successo del club.”

Nonostante il cambiamento formale, Marotta ha spiegato che il suo approccio al lavoro è rimasto invariato:

“Ho sempre messo passione e dedizione in ogni cosa che faccio, e oggi questo impegno è ancora più intenso.”


Simone Inzaghi: l’evoluzione di un leader

Un capitolo importante dell’intervista è stato dedicato alla crescita di Simone Inzaghi, ormai punto di riferimento della squadra:

“Simone è arrivato con umiltà, senza proclami, e ha conquistato tutti con i risultati. È cresciuto tanto, soprattutto nella consapevolezza delle sue capacità, che ha saputo trasmettere al gruppo. Oggi è un leader e incarna perfettamente i valori dell’Inter.”

Secondo Marotta, uno dei punti di forza di Inzaghi è la capacità di creare una simbiosi tra squadra e dirigenza, costruendo un ambiente coeso e vincente.


Antonio Conte: rivalità e rispetto

Marotta non ha evitato di parlare di Antonio Conte, tecnico con cui ha condiviso anni importanti sia alla Juventus che all’Inter. La rivalità tra Conte e l’Inter è stata spesso oggetto di discussione, ma Marotta ha chiarito:

“Non c’è alcun dualismo personale. Antonio è un grande professionista e ha dato molto all’Inter, portandoci a vincere lo scudetto. Quello che si vede oggi è semplicemente parte del gioco: schermaglie dialettiche che fanno parte della competizione, sempre nel rispetto reciproco.”

Marotta ha evidenziato come l’aspetto mediatico amplifichi queste dinamiche, ma ha ribadito che tra i due c’è stima professionale.


Strategie di mercato: equilibrio tra giovani ed esperienza

Uno dei temi centrali della gestione Marotta è il mercato, orientato alla sostenibilità e alla costruzione di una squadra competitiva:

“Il segreto non è avere solo giovani talenti, ma trovare l’equilibrio tra esperienza e freschezza. I veterani, oltre al loro contributo in campo, portano leadership nello spogliatoio.”

La collaborazione con Oaktree ha portato a linee guida precise:

“Stiamo costruendo una rosa che rispetti limiti economici e abbia una base giovane. L’obiettivo è garantire continuità e risultati, investendo su giocatori che possano rappresentare il futuro dell’Inter.”


L’inchiesta sulle curve: impegno e cultura

L’intervista ha toccato anche l’inchiesta sui rapporti tra alcune curve e la criminalità organizzata. Marotta ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema alla radice:

“Siamo a completa disposizione della magistratura per debellare un fenomeno che non ha nulla a che fare con lo sport. È una questione culturale: bisogna educare fin dai primi anni di scuola al rispetto delle regole e al valore della sconfitta.”

Il club si sta impegnando anche per sensibilizzare i calciatori, ma Marotta ha riconosciuto i limiti nell’intervenire sulla vita privata degli atleti.


La corsa allo scudetto e le ambizioni europee

Parlando del campionato, Marotta ha indicato le squadre rivali:

“Le favorite sono sempre le stesse: Inter, Napoli, Milan e Juventus. Quest’anno l’Atalanta sta facendo molto bene ed è un esempio di come si possa competere senza spese eccessive.”

Per quanto riguarda la Champions League, Marotta ha ribadito l’ambizione del club:

“Partecipare alla Champions non è solo un obiettivo, ma un dovere per l’Inter. Bisogna avere il coraggio di puntare sempre in alto, anche oltre i limiti apparenti.”


Guardando al futuro: Marotta e l’Inter

Infine, Marotta ha parlato del suo futuro:

“Sto benissimo all’Inter e spero di continuare a lungo. Il calcio è la mia passione, e sono orgoglioso di ciò che abbiamo costruito. Il mio obiettivo è garantire stabilità e successi al club.”

Con una gestione solida e una visione chiara, l’Inter di Beppe Marotta si prepara a scrivere nuove pagine di storia, consolidandosi come una delle realtà più prestigiose del calcio internazionale.

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Published by
La Redazione