In una lunga intervista a Libero, Arrigo Sacchi ha analizzato il calcio italiano, con uno sguardo particolare all’Inter, considerata la squadra più forte del momento. «L’Inter ha due giocatori per ogni ruolo, una ricchezza notevole», ha dichiarato l’ex allenatore, sottolineando come la profondità della rosa sia uno dei principali punti di forza della squadra di Simone Inzaghi.
Sacchi ha poi elogiato il gioco collettivo che caratterizza i nerazzurri, un approccio che ricorda alcune delle sue filosofie. «Il calcio si costruisce attraverso il gioco, non con l’individualismo o le furbizie», ha ribadito, rimarcando come l’Inter rappresenti un esempio di squadra che lavora per il gruppo, senza dipendere dai singoli.
Parlando di modernità, Sacchi ha ricordato la transizione tattica che ha portato l’Inter ad adattarsi al calcio europeo, grazie a scelte tecniche audaci e a una rosa ben bilanciata. «La capacità di migliorare i giocatori è un tratto fondamentale di una grande squadra, e l’Inter lo sta dimostrando», ha aggiunto, accennando alla crescita di elementi come Barella e Calhanoglu.
L’ex tecnico ha anche tracciato un parallelo con il calcio del passato, citando le influenze dell’Ajax di Cruijff e dell’Ungheria del 1954, squadre che ispirarono il suo approccio al gioco totale. «L’Inter di oggi incarna alcuni di quei valori, dimostrando che anche in Italia possiamo proporre un calcio coraggioso e collettivo», ha concluso Sacchi.
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