Nel giorno della semifinale di Supercoppa Italiana tra Inter e Atalanta, Wesley Sneijder, icona del Triplete del 2010, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Ricordi di Supercoppa
Sneijder ha evocato le emozioni legate al trofeo: “Penso al 2010, a San Siro, con l’energia ancora viva del Triplete. Fu speciale, soprattutto perché tornavamo davanti ai nostri tifosi dopo la vittoria in Champions. La Roma andò in vantaggio, ma ribaltammo 3-1. L’anno successivo, in Cina contro il Milan, andò peggio: fui felice di segnare, ma ci rimontarono”.
La sfida di oggi
L’olandese ha elogiato l’Atalanta: “Non è più una sorpresa, è una realtà consolidata. Giocano un calcio imprevedibile e, se non segui il loro ritmo, rischi di uscire dal campo in lacrime. Sarà dura come sempre, anche se l’Inter ha dimostrato di saperla affrontare”.
Sguardo sull’Inter
Per Sneijder, l’Inter attuale è tra le migliori squadre d’Europa: “Il centrocampo è incredibile, con Calhanoglu che sembra una guida alpina, Barella e Mkhitaryan in piena sintonia, e riserve come Frattesi e Zielinski pronte a fare la differenza”.
Sugli allenatori e Lautaro
Parlando di Inzaghi, Sneijder ha detto: “Non è Mourinho, ma ha trovato il suo stile e i giocatori lo seguono”. Sul capitano nerazzurro: “Lautaro è un leader vero, la squadra può sempre contare su di lui”.
Concludendo, Sneijder ha espresso il suo augurio per il successo dell’Inter: “Spero che quest’anno lo scudetto torni a Milano. Io, ovviamente, tifo per loro”.
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