Dario Marcolin ha parlato alla Gazzetta dello Sport in vista del derby di Supercoppa: “Conceiçap è un allenatore pratico, che non fa rivoluzioni e non è divisivo, uno di quelli che possono aprire un ciclo, lo abbiamo visto al Porto. E Simone è… Simone, un vincente che il suo ciclo all’Inter lo ha già aperto da un po’”.
Le parole di Marcolin
“Derby come un film? Partiamo dalla trama: appassionante, apertissima, sarà una partita equilibrata. Il titolo potrebbe essere “Un affare di famiglia”, perché calcisticamente parlando Simone e Sergio sono figli dello stesso padre. Da Eriksson Inzaghi ha ereditato la gestione del gruppo: grandi campioni, tutti partecipi. All’Inter non ci sono scontenti, come nella nostra Lazio. Per Conceição direi l’importanza degli esterni da uno contro uno: nel suo calcio sono fondamentali, come lo erano lui e Nedved per Eriksson”.
“Conceiçao ha affrontato Inzaghi negli ottavi della Champions 2022-23 e lo ha fatto soffrire? Vero, ma va anche detto che l’Inter di allora non era ancora la squadra dominante che ammiriamo oggi. L’Inter di ferro che ha vinto lo scudetto della seconda stella è maturata in quella Champions, passando da partite complicata come il doppio confronto con il Porto. Guardando a domani, comunque, quel confronto può dare un vantaggio a Conceicao. Sergio conosce già l’Inter, anche a livello individuale: molti dei giocatori di Inzaghi che erano in campo allora se li troverà di fronte a Riad. Ha un vissuto davanti, non è poco per preparare un derby così importante in pochissimo tempo”.
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