Con il regolamento che non prevede supplementari, l’ipotesi che la Supercoppa si risolva ai calci di rigore non è affatto da sottovalutare. Oltre a pianificare le strategie per sorprendere l’avversario, Simone Inzaghi e Sérgio Conceição stanno valutando attentamente chi potrebbe presentarsi dagli undici metri dopo il novantesimo. Una scelta delicata, soprattutto per il tecnico rossonero, che deve tenere conto non solo delle caratteristiche tecniche, ma anche della condizione psicologica dei suoi giocatori, come nel caso di Theo Hernández.
Supercoppa, rigoristi
In casa Inter, il primo nome è inevitabilmente quello di Hakan Çalhanoğlu: il turco ha realizzato cinque rigori su sette tra club e nazionale in questa stagione, fallendo solo contro Napoli e Islanda. Seguono Lautaro Martínez, con una media di 16 gol su 24 tentativi in carriera, e Mehdi Taremi, vero specialista con 58 realizzazioni su 68 penalty. Quest’anno ha già segnato contro la Stella Rossa. Tra gli altri papabili tiratori ci sono Henrikh Mkhitaryan, che però non batte un rigore dal 2021, e Piotr Zielinski, autore di due gol dal dischetto contro la Juventus. Marko Arnautovic (20 su 23 in carriera) e Federico Dimarco, con 9 centri su 12 tentativi, rappresentano ulteriori opzioni, sebbene Dimarco abbia fallito l’unico rigore calciato con l’Inter contro Musso nel 2021. Anche Nicolò Barella potrebbe essere considerato: l’ultimo rigore risale ai tempi del Cagliari (stagione 2017-18), con una media di quattro gol su cinque. Infine, Kristjan Asllani è una certezza: otto rigori segnati su otto in carriera. Dumfries, con tre centri su tre tentativi, potrebbe essere una sorpresa dopo la sua prestazione in semifinale.
In casa Milan, la stagione 2024-25 sarà ricordata anche per le polemiche sul dischetto: gli episodi di Firenze, con Theo Hernández e Tammy Abraham che hanno strappato il pallone a Pulisic – rigorista designato – sono stati seguiti da due errori clamorosi. Episodi che difficilmente si ripeteranno sotto la guida di Conceição. Christian Pulisic resta il primo nome sulla lista, come dimostrato dal rigore trasformato in semifinale contro la Juventus, nonostante un’esecuzione tutt’altro che impeccabile. Subito dopo troviamo Álvaro Morata e Tijjani Reijnders, mentre Theo Hernández, nonostante le recenti difficoltà, potrebbe essere confermato tra i tiratori. Un nome interessante è quello di Bryan Jiménez: lo spagnolo ha dimostrato personalità e freddezza, qualità fondamentali in una situazione di alta tensione. Non è escluso che Conceição possa inserire giocatori con una maggiore predisposizione ai rigori nel finale di gara. Tra questi, Tammy Abraham e Ismaël Bennacer sembrano le scelte più probabili.
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