Episodio da moviola nel finale della gara tra Venezia e Inter, terminata 0-1.
Al’82’, con il Venezia proteso in avanti alla ricerca del pareggio dopo il vantaggio interista di Darmian, Zampano imbuca in area per Yeboah e Zielinski anticipa l’avversario in scivolata, ma nel movimento fa sbattere la palla sul proprio braccio destro.
L’arbitro dell’incontro, Piccinini di Forlì, lascia però correre e non concede il calcio di rigore al Venezia nonostante le proteste dei padroni di casa. Dello stesso avviso è la Sala VAR, che decide di non richiamare il direttore di gara al monitor.
Perché il calcio di rigore non è stato concesso? Perché il pallone ha toccato prima il corpo Zielinski e solo in un secondo momento il suo braccio.
Un intervento del genere non è punibile, in quanto si tratta di un’auto-giocata che rende il movimento completamente involontario: ecco perché Piccinini e il VAR hanno deciso di lasciar correre.
L’opinione di Luca Marelli, opinionista di Dazn: “Il tocco di braccio di Zielinski c’è stato, ma è la classica fattispecie dell’auto-giocata: tocca il pallone con il piede destro, dopodiché il pallone carambola sul braccio, che tra l’altro si trovava in una posizione naturale”.
Lascia un commento