La notizia recente che sta facendo trattenere il fiato ai tifosi nerazzurri è la condizione di Calhanoglu. Il comunicato dell’Inter parla di un risentimento al soleo della gamba destra durante il lavoro personalizzato di recupero dall’elongazione all’adduttore destro avuto in Supercoppa. I tempi del rientro, dunque, si allungano e per il turco si prevedono altri 15 giorni di stop. Rientrerà sicuramente ad inizio febbraio quando la Beneamata ritroverà il Milan e a seguire la Fiorentina.
Certamente lo stop prolungato potrebbe avere esiti importanti per il campionato: le partite di gennaio non sono di cartello, ma sicuramente decisive per rimanere ancorati al Napoli e arrivare al recupero del match contro la Viola in testa o quanto meno agganciati al treno della capolista. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Preoccupa la sua assenza soprattutto per il ruolo delicato che verrà ricoperto da Asllani, capro espiatorio della sconfitta in finale contro i rossoneri, ma in leggera ripresa.
Inoltre l’infortunio di Calhanoglu potrebbe interessare anche il mercato. Frattesi, ormai dato in uscita da molti, anche se il presidente Marotta non si è sbottonato, farebbe comodo numericamente e tatticamente. Non per ricoprire il ruolo di regista, ma di mezzala, al posto di Barella a partita in corso se Asllani fosse sostituito. E allora l’Inter deve fare bene i suoi ragionamenti. In quest’ottica le parole di Marotta diventano ancora meno emblematiche.