Il 4 marzo, nell’aula bunker adiacente al carcere di San Vittore a Milano, avrà inizio il processo con rito abbreviato nei confronti dei vertici delle curve di Inter e Milan. Tra gli imputati figurano Marco Ferdico e Andrea Beretta della Curva Nord, oltre a Luca Lucci della Curva Sud, insieme a tutti gli arrestati nell’ambito della maxi inchiesta “Doppia curva” condotta da Polizia e Guardia di Finanza lo scorso 30 settembre.
Inchiesta curve, la situazione
Parallelamente, anche l’ambito sportivo si prepara a entrare in azione per verificare eventuali irregolarità commesse da tesserati dei due club. Le migliaia di pagine dell’inchiesta giudiziaria sono già state trasmesse a Roma, dove il procuratore della FIGC, Giuseppe Chiné, sta esaminando i verbali degli interrogatori dei calciatori coinvolti.
Nei prossimi giorni, verranno ascoltati non solo i tesserati già interrogati, tra cui Marotta, Zanetti, Inzaghi, Calhanoglu e Calabria, ma anche altri soggetti finora rimasti nell’ombra, i cui nomi sono mantenuti sotto stretto riserbo. Al termine di questa fase istruttoria, saranno emessi gli avvisi di conclusione delle indagini, preludio ai possibili deferimenti.
Dal punto di vista disciplinare, Calhanoglu e Calabria rischiano una squalifica di alcune giornate qualora venisse accertata la violazione dell’articolo 25 del codice di giustizia sportiva, che disciplina la prevenzione di episodi di violenza. Per i club, invece, si prospetta una sanzione di natura pecuniaria.
Intanto, il tema della criminalità organizzata nelle curve è stato al centro dell’audizione di Gabriele Gravina presso il Comitato Antimafia. Il presidente della FIGC ha illustrato le iniziative messe in campo dalla Federcalcio negli ultimi anni, tra cui l’introduzione di un codice di condotta e ulteriori misure sanzionatorie volte al contrasto del fenomeno.
Lascia un commento