Ancora una volta tra i migliori in campo. Anche nella sfida di Champions League contro lo Sparta Praga, una partita che poteva rivelarsi insidiosa ma che l’Inter ha saputo gestire con maturità, conquistando tre punti fondamentali in ottica qualificazione. Stefan De Vrij, pur non essendo spesso sotto i riflettori, continua a offrire prestazioni di alto livello con una costanza impressionante. L’ennesima conferma è arrivata dallo Stadion Letnà.
“Titolare indiscusso, una certezza costante. I suoi errori si contano sulle dita di una mano nell’arco di una stagione. Un vero leader, per il reparto e per la squadra. 6,5”. Così La Gazzetta dello Sport ha sintetizzato la prestazione dell’olandese, sempre più pilastro della difesa nerazzurra. Acerbi, ormai ai margini a causa dei ripetuti problemi muscolari, ha lasciato spazio a De Vrij, che ne ha approfittato per consolidare la sua posizione al centro della retroguardia interista.
De Vrij, però, i suoi minuti se li è sempre conquistati con determinazione, anche quando le gerarchie sembravano sfavorirlo o quando gli infortuni lo hanno condizionato. Oggi è una colonna portante per Simone Inzaghi: in questa stagione ha già accumulato 1.757 minuti in 24 presenze tra tutte le competizioni, saltando solo la gara di Coppa Italia contro l’Udinese, in cui Inzaghi ha optato per un ampio turnover.
Numeri che certificano l’affidabilità di De Vrij e, al contempo, la progressiva perdita di centralità di Acerbi. Dall’inizio dell’anno nuovo, l’olandese ha già collezionato più del doppio delle presenze del compagno (24 contro 11), accumulando ben 969 minuti in più. Una differenza che evidenzia il ruolo sempre più centrale di De Vrij nella rosa interista.
La società nerazzurra, consapevole delle difficoltà fisiche di Acerbi, aveva già previsto a inizio stagione l’inserimento di una clausola di risoluzione unilaterale nei contratti di entrambi i giocatori. Una misura precauzionale che, con ogni probabilità, verrà esercitata nei confronti dell’ex Lazio a giugno.