Lautaro Martinez e la sua ossessione per l’ordine non si limita al campo di gioco. L’attaccante argentino ha sempre avuto una mentalità meticolosa, come conferma sua moglie Agustina, che lo ha definito “ossessivo”. Un esempio? Dopo la festa scudetto, rientrato alle due di notte, si è messo a sistemare le mensole di casa. “Quando ero piccolo, tornavo da scuola e mettevo tutto in ordine prima di andare ad allenarmi”, ha raccontato Lautaro.
Lautaro, numeri
Nell’ultimo mese ha riordinato anche la sua stagione, tornando protagonista con sei gol nelle ultime otto partite. Con 112 reti in 225 presenze in Serie A, Lautaro è ora il miglior marcatore straniero della storia dell’Inter, superando Mauro Icardi di una lunghezza. Lautaro ha attraversato un periodo difficile, rimanendo a secco per otto partite consecutive tra Serie A, Coppa Italia e Supercoppa. Prima di sbloccarsi contro il Cagliari, tre giorni dopo Natale, erano passati 565 minuti senza segnare: un’eternità per chi, nella scorsa stagione, aveva vinto la classifica marcatori con 24 gol e si era laureato capocannoniere della Coppa America con cinque reti.
A dargli forza è stata la fiducia incondizionata di Simone Inzaghi, che con parole di incoraggiamento, sia in pubblico che in privato, gli ha sempre ripetuto: “Coraggio, tranquillo”. “So bene cosa significa non segnare, tornerai a farlo”, le parole dell’allenatore. La ripresa di Lautaro passa da diversi aspetti. Il ritorno a una posizione più avanzata e più vicina alla porta gli ha permesso di avere più occasioni da gol e di calciare con maggiore frequenza. Anche il supporto dei compagni ha giocato un ruolo chiave, in particolare Marcus Thuram, suo partner d’attacco, che è a 13 gol. Lautaro, a quota 9, ora punta a superarlo.
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