Ci sarà Hakan Calhanoglu per il derby di domenica col Milan? Corsa contro il tempo per il centrocampista turco, al lavoro per recuperare dall’infortunio. Dopo essersi fermato durante il derby di Supercoppa in Arabia Saudita per un risentimento all’adduttore, Calhanoglu ha dovuto fare i conti con un nuovo problema fisico, questa volta al soleo. Quanto rientrerà? Lo staff medico nerazzurro vuole evitare qualsiasi tipo di rischio, non forzando i tempi. Secondo la Gazzetta dello Sport, Calhanoglu è in dubbio anche per il derby di domenica contro il Milan. Anche in caso di un suo recupero, Inzaghi dovrebbe farlo partire dalla panchina con Asllani e Zielinski in ballottaggio per rimpiazzarlo dal primo minuto.
La notizia recente che sta facendo trattenere il fiato ai tifosi nerazzurri è la condizione di Calhanoglu. Il comunicato dell’Inter parla di un risentimento al soleo della gamba destra durante il lavoro personalizzato di recupero dall’elongazione all’adduttore destro avuto in Supercoppa. I tempi del rientro, dunque, si allungano e per il turco si prevedono altri 15 giorni di stop. Rientrerà sicuramente ad inizio febbraio quando la Beneamata ritroverà il Milan e a seguire la Fiorentina.
Certamente lo stop prolungato potrebbe avere esiti importanti per il campionato: le partite di gennaio non sono di cartello, ma sicuramente decisive per rimanere ancorati al Napoli e arrivare al recupero del match contro la Viola in testa o quanto meno agganciati al treno della capolista. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Preoccupa la sua assenza soprattutto per il ruolo delicato che verrà ricoperto da Asllani, capro espiatorio della sconfitta in finale contro i rossoneri, ma in leggera ripresa.
Inoltre l’infortunio di Calhanoglu potrebbe interessare anche il mercato. Frattesi, ormai dato in uscita da molti, anche se il presidente Marotta non si è sbottonato, farebbe comodo numericamente e tatticamente. Non per ricoprire il ruolo di regista, ma di mezzala, al posto di Barella a partita in corso se Asllani fosse sostituito. E allora l’Inter deve fare bene i suoi ragionamenti. In quest’ottica le parole di Marotta diventano ancora meno emblematiche.