Ivan Zazzaroni ha parlato al Corriere dello Sport: “La certezza è l’Inter, è Simone, è Lautaro; la speranza, l’Atalanta, Gasperini. Il rimpianto – sorprendente – è il Bologna, che era finito dentro un girone impestato e ne è uscito con onore: non ha mai preso schiaffi, ha pagato soprattutto la fase di adattamento al nuovo livello. Le delusioni restano il Milan e la Juve, che – punizione divina anche per il nostro ranking – potrebbero addirittura incrociarsi ai playoff”.
Le parole di Zazzaroni
“A Thiago Motta, che non può certo sfruttare ricchezze mediorentali, piace comunque sorprendere, complicarsi la vita, destrutturare e poi ricomporre. Soprattutto in campo europeo, però, le invenzioni devono essere supportate dalla qualità e dall’esperienza. Quando ho visto il terzetto iniziale di trequartisti a sostegno di Vlahovic non ho fatto a meno di pensare che il trentasettenne Otamendi avrebbe potuto essere il giovane genitore di Yildiz (19) e Mbangula (21), Conceição (22) un doloroso incidente di percorso. Non a caso con l’ingresso di Koop e Nico la Juve ha aggiunto sostanza”.
“Il Milan è francamente disperante: ha giocatori di qualità, individualità che altri se le sognano, eppure continua a mostrare una discontinuità impressionante. La sua stagione riassume in sé tutti gli errori dell’estate ed è anche il prodotto di un’anarchia della quale non può che essere responsabile la società. La sconfitta di Zagabria contro una Dinamo priva dei suoi elementi più forti, da Sucic a Bruno Petkovic, è un altro passo verso l’incompiutezza”.
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