Un Antonio Conte fumantino ha affrontato la vigilia della sfida tra il suo Napoli e l’Udinese, respingendo polemiche e ribadendo la sua visione per il futuro del club.
Interrogato su una sua vecchia battuta riguardo ai ristoranti da 100 euro, il tecnico ha risposto con fermezza: “Non capisco perché continuiate a ricamare su questa battuta. È del tutto gratuita”. Poi ha spostato l’attenzione sugli obiettivi concreti, ribadendo la sua volontà di far crescere il Napoli, come ha sempre fatto con le squadre allenate in passato.
“Non dimentichiamo che in tutto questo percorso siamo la squadra che è stata più in testa alla classifica. Non ci abbiamo fatto l’abitudine, ma abbiamo fatto esperienza. L’Inter? Stiamo parlando di una squadra che ha vinto lo scudetto, ha fatto la finale di Champions League, quest’anno è andata in carrozza in Champions, hanno ambizione di andare fino in fondo. Sarebbe un insulto dire qualcosa sulla sottovalutazione, sono una signora squadra, un club storico abituato a vincere, parliamo del nulla. Non pensiamo agli altri, concentriamoci su di noi, con i paraocchi nel nostro percorso”
Conte ha evidenziato la necessità di investire nelle infrastrutture, sottolineando l’importanza di un centro sportivo moderno per sviluppare il settore giovanile: “Non ci serve un giocatore in più, ma una casa nostra”. Ha anche espresso il suo supporto al direttore sportivo Manna e alla famiglia De Laurentiis, chiarendo di voler lasciare il club in una posizione migliore rispetto a quando è arrivato.
Infine, ha ribadito la sua filosofia di lavoro: “Non dobbiamo pensare a ciò che ci manca, ma valorizzare quello che abbiamo. Spendere cifre enormi per un giocatore è solo fumo negli occhi: l’essenza è nel lavoro”.