Tre holding appartenenti a Zhang Jindong, ex proprietario dell’Inter, hanno dichiarato bancarotta in Cina e avviato un processo di ristrutturazione del debito. Come riportato da Calcio e Finanza, il 7 febbraio il National Enterprise Bankruptcy Reorganization Case Information Network ha annunciato che la Corte Centrale di Nanchino ha accettato la richiesta di fallimento di Suning Appliance Group, Suning Holdings Group e Suning Real Estate Group, con i primi incontri con i creditori previsti nelle prossime settimane.
Suning Holdings Group era la società attraverso cui la famiglia Zhang controllava l’Inter, prima che il fondo Oaktree escutesse il pegno a causa del mancato rimborso di un debito da 395 milioni di euro. Il declino di Suning è stato accelerato da investimenti fallimentari in società come Carrefour, Wanda ed Evergrande, con perdite stimate per oltre 10 miliardi di euro tra il 2012 e il 2020.
Attualmente, il maggiore azionista di Suning.com, ex colosso dell’e-commerce cinese, è Taobao (20,09%), mentre Zhang Jindong mantiene una quota del 17,7%. L’ex impero economico della famiglia Zhang, però, sembra ormai al capolinea.
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