Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni a Pressing ha tuonato così sulla Juventus:
“Sembrava che alla Juve fosse arrivato Leonardo da Vinci, l’inventore del gioco del calcio, che porta una spettacolarizzazione meravigliosa. Il Sarri del terzo millennio. Non è così. Motta è un allenatore che sta crescendo, un allenatore che ha fatto benissimo un anno a Bologna. Un anno! Ha delle idee, le sta già correggendo, ma per me la squadra è debole. Il mercato della Juventus non mi è piaciuto, lo dico dal primo giorno. Tecnicamente Muani non l’ho mai discusso, ti rende, ma ti costa 600mila euro a partita”.
Ivan Zazzaroni, nel suo commento per il Corriere dello Sport, analizza la netta sconfitta dell’Inter per 3-0 contro la Fiorentina, elogiando la prestazione dei viola e criticando quella dei nerazzurri.
“Sul piano tattico, Palladino è stato perfetto, la sua miglior prova“, scrive il giornalista, sottolineando la brillante prestazione di Ranieri e Kean. “Paratici aveva ragione quando diceva che Moise sarebbe diventato un centravanti da 20 gol in Serie A”, aggiunge, riconoscendo i meriti dell’attaccante.
L’Inter è apparsa irriconoscibile: “Ha giocato al contrario, confusa e inconcludente, subendo l’intensità e l’energia di una Fiorentina rabbiosa”. Secondo Zazzaroni, la squadra di Inzaghi ha pagato mentalmente gli sforzi del derby: “Si è avvertita la stanchezza mentale, il derby ha prodotto un brutto effetto“.