L’Inter continua a faticare negli scontri diretti, una tendenza ormai evidente e preoccupante. La squadra campione d’Italia in carica, che punta a confermarsi ai vertici, non ha vinto una sola partita in campionato contro le rivali storiche, Milan e Juventus: due pareggi e due sconfitte. Un dato inaccettabile per chi vuole restare al comando del calcio italiano e che spaventa in caso di derby italiano agli ottavi di Champions.
Negli incroci cruciali, quelli che pesano non solo per la classifica ma anche per il prestigio, gli avversari hanno sempre dato qualcosa in più che certi appuntamenti richiedono. Anche giocatori che non attraversavano un buon periodo sono riusciti a farsi trovare pronti: Theo Hernández e Leão nelle tre stracittadine, inclusa la Supercoppa, oppure Koopmeiners nel derby d’Italia di ieri. L’Inter, invece, è apparsa spesso piatta, quasi inconsapevole dell’importanza di questi match, come se fossero gare qualunque. Un atteggiamento che stride con la passione dei tifosi, che queste partite le vivono con intensità ben diversa.
Eppure, guardando il bicchiere mezzo pieno, la stagione è ancora apertissima: l’Inter è a soli due punti dal Napoli, agli ottavi di Champions League e, volendo, ancora in corsa per la Coppa Italia. Ma ora serve una risposta forte.
Il calendario non concede tregua: sabato arriva il Genoa a San Siro, poi i quarti di Coppa Italia contro la Lazio, infine lo scontro diretto al “Maradona” contro il Napoli. E lì l’unico risultato contemplato è la vittoria.
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