Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta ha parlato in occasione dell’evento ‘Costituzione e Sport’ che si è tenuto questa mattina al Palazzo Lombardia. Il numero uno nerazzurro ha spiegato quella che è l’importanza del club meneghino a livello sociale ma ha anche affrontato il tema delle proprietà straniere nel massimo campionato italiano.
“Quando si parla di presidente dell’Inter si parla di una squadra che ha milioni di supporter nel mondo. Non tutti riconoscono la valenza sociale che l’Inter rappresenta, noi abbiamo una filiera di squadra di donne e uomini, tutto questo per avere 700 tesserati. Abbiamo una responsabilità sociale nei loro confronti.
Prima c’era il modello del mecenatismo e quindi c’era il grande imprenditore. Oggi intanto 12 società su 20 di Serie A sono di proprietà straniera e meno male che è così, altrimenti non so dove saremmo andati a finire. Questo si declina in tutte le categorie giovanili nella mancanza, da parte soprattutto delle società periferiche, di garantire l’approccio gratuito al calcio”.
Poi Marotta parla dell’Inter di Simone Inzaghi:
“La Prima Squadra, sotto la guida esperta di Simone Inzaghi è l’unica rappresentativa italiana ad essere ancora in corsa in Champions League. Anche quest’anno, quindi, l’Inter è tra le prime 16 squadre di tutta Europa, dopo una fase eliminatoria ben programmata e ricca di incertezze, dovute alla nuova formula. Inoltre, è in lotta per difendere lo scudetto che ha sul petto. Siamo primi in classifica con un esiguo vantaggio sul Napoli e con dodici giornate da giocare. La strada è ancora molto lunga, ma siamo in gara per vincere. In Coppa Italia ci giocheremo domani l’accesso alla semifinale nella partita con la Lazio.
E quest’estate, come già ricordato, saremo in lizza per la prima edizione del Campionato del Mondo per club. Insomma, la sfortunata trasferta in Arabia Saudita, che ci ha visto perdere la Supercoppa, pur avendo raggiunto la finale, non deve far dimenticare che siamo l’unica squadra italiana ancora in lotta su tutti i fronti”.
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