Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha parlato del gol di Arnautovic: “Quando la spiegazione è più grave dell’errore. Ieri l’Aia ha giudicato corretta la decisione di Fabbri in Inter-Lazio. L’associazione, zia di Open Var, ha confermato che il gol di Arnautovic (1-0) non era da annullare, nonostante De Vrij fosse in fuorigioco sulla linea di visione, detta Lov. Each Time You Fall in Lov, canta Gianluca Rocchi da Firenze. Ma sentite perché: secondo gli assolti Fabbri e Chiffi, la posizione dell’olandese non ha impedito a Mandas di compiere l’intervento”.
“«Il centrale dell’Inter – questa la precisazione – è lontano dal portiere e la palla non transita dalle sue parti… Siamo inoltre di fronte a un tiro difficilmente parabile». Questo è un nuovo capitolo della fantasy protocollare: si è infatti passati dall’interpretazione alla supposizione arbitrale. Fabbri ha supposto che Mandas non potesse riuscire – per incapacità manifesta? – a impedire il gol di Arna Letale. E allora domando ad arbitri, derivati e succedanei: quando il portiere della Lazio, coperto da De Vrij (che è in posizione irregolare) sporge il capino sulla destra – l’immagine è chiarissima – per escludere dal campo visivo l’ostacolo che gli impedisce una piena visuale dell’azione, lo fa per farsi vedere meglio dalla mamma che sta seguendo la partita dal Pireo – «sono qui, mamà, ci sono anch’io!» oppure per capire da dove parta la conclusione dell’avversario?”.