La sfida tra Napoli e Inter ha lasciato strascichi di discussione, soprattutto per due episodi chiave in area nerazzurra.
Il primo riguarda il colpo di braccio di Denzel Dumfries al minuto 33. Il difensore olandese ha intercettato il pallone con il braccio largo, ma rimasto all’interno della sagoma del corpo. Proprio per questo motivo, arbitro e VAR hanno ritenuto corretto non assegnare il rigore: il tocco, infatti, non ha alterato il volume corporeo, come confermato anche dai vertici arbitrali il giorno successivo.
Il secondo episodio, invece, ha suscitato più perplessità. Al 20’ del primo tempo, c’è stato un impatto molto energico in area tra McTominay e lo stesso Dumfries. Il centrocampista scozzese, senza alcuna possibilità di contendere il pallone, ha colpito il difensore interista con il braccio all’altezza del collo. In questo caso, secondo i vertici arbitrali, sarebbe stato più opportuno assegnare il calcio di rigore, sebbene la decisione presa in campo resti comunque un fattore determinante.
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