Radu, l’ora della redenzione: costò uno scudetto all’Inter ma ora può ridarglielo

Per i tifosi dell’Inter, il nome di Ionut Radu è stato a lungo sinonimo di sciagura. Il ricordo di quella notte del 27 aprile 2022, quando il suo errore contro il Bologna spianò la strada al gol vittoria di Sansone e, di fatto, consegnò lo scudetto al Milan, è ancora vivido. Da quel momento, la carriera del portiere romeno sembrava segnata: prestiti su prestiti (Cremonese, Auxerre, Bournemouth) e un’etichetta difficile da scrollarsi di dosso. Ma oggi la storia è diversa. Nel Venezia di Di Francesco, Radu ha trovato la sua occasione dopo l’infortunio di Filip Stankovic, altro ex nerazzurro. E l’ha sfruttata al massimo. Partita dopo partita, ha stupito per sicurezza e interventi decisivi. L’apice? La prestazione monumentale contro il Napoli.

Saracinesca Radu: parate da MVP contro il Napoli di Conte

Al Penzo, Radu è stato un muro invalicabile. Prima il riflesso straordinario sulla girata di testa di McTominay al 19’. Poi, al 30’, un’altra parata spettacolare su un’incornata dello scozzese. E ancora: al 45’, un intervento clamoroso sulla linea su un colpo di testa insidioso di Lukaku, seguito da un’uscita provvidenziale su Di Lorenzo. Il Venezia strappa un pareggio pesantissimo contro il Napoli, secondo in classifica, un risultato che vale oro anche in ottica scudetto per l’Inter. E Radu, eletto MVP del match, si gode il momento: “Ho la pelle d’oca, solo io e mia mamma sappiamo quanto ho sofferto in questi anni”, le sue parole a DAZN. Dall’incubo del 2022 alla redenzione: il destino ha offerto a Radu una seconda chance. E questa volta, anche i tifosi interisti possono solo dirgli grazie.

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