Inter, da 0-2 a frittata con la cicoria: altra rimonta che fa male (ma non malissimo)

Sì, dopo il primo tempo con due goal di vantaggio, di cui quello di Thuram è il nuovo re dei ‘gollonzi mondiali” del 2025, pensavamo che i tre punti fossero in saccoccia.

Invece, ecco arrivare l’ennesima rimonta di questa stagione. La lista è, infatti, lunga: Genoa 2-2, Juventus 4-4, Bologna 2-2, Napoli 1-1 e adesso Parma (senza dimenticare quella antipatica con il Milan in Supercoppa).

10 punti ‘persi’, quindi, che avrebbero già portato i più ottimisti a organizzare la nuova sfilata per le vie di Milano per festeggiare il numero 21.

Perché è successo? Ogni partita ha una storia a sé, ovviamente.

Tuttavia, parafrasando Agatha Christie, tre indizi fanno una prova…

Calo di concentrazione? Arroganza? Modalità ‘spirito di conservazione’ perché gli impegni sono (grazie a Dio) tanti e i calciatori tendono a preservarsi quando il risultato pare acquisito? Riserve non all’altezza dei titolari? Gli infortuni… E gli avversari…

Beh, è un mix di tutto questo. Nel caso del Tardini, la remuntada emiliana è partita quando, da un lato, hanno deciso di entrare nella lista dei direttori sportivi di tutta Europa sia Bernabé che Ondrejka in nove minuti e dall’altro, Lautaro, Dimarco e Çalhanoğlu che si sono accomodati in panchina perché martedì prossimo c’è il Bayern, in versione emmental (visti i numerosi infortuni) e l’occasione è troppo ghiotta per non tentare di fare risultato (inutile nascondercelo, giusto essere saggi e obiettivi).

Tuttavia, non tutte le ciambelle riescono con il buco e la frittata con la cicoria è stata servita a ogni tifoso nerazzurro (compresi quelli pessimisti che più pessimisti non si può, secondo cui ormai lo scudetto è perso, nonostante il punto di vantaggio conservato nel caso in cui il Napoli dovesse vincere a Bologna, mica ad Ospitaletto).

Insomma, la rimonta di ieri fa arrabbiare (e sono soft) ma si spera possa servire da ultima lezione per i ragazzi nelle prossime partite, da giocare tutte come se fossero finali (ok, frase fatta ma quant’è bella, noi possiamo permettercela, gli altri no…).

Quindi, fidiamoci di mister demone Inzaghi e delle conseguenze del ceffone subito dai ragazzi. E, chissà, magari lunedì sera potremo fare i conti con un +4…

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