Inzaghi: “Si è detto di tutto sui cambi di Parma. Orgogliosi del percorso fatto nonostante il budget”

Alla vigilia del grande appuntamento dell’andata dei quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa dalla Football Arena München, trasmettendo grinta, lucidità e un pizzico di orgoglio per quanto fatto fin qui dai suoi uomini.

“Non siamo felici per Parma, ma la Champions ci carica”

L’allenatore dell’Inter non nasconde la delusione per il recente pareggio in campionato, ma guarda avanti con determinazione:

“Assolutamente sì, la Champions basta a farci superare le difficoltà mentali di Parma. Sappiamo qual è stato il nostro percorso. Non siamo contenti di come è andata l’ultima gara, nel secondo tempo ci siamo fatti rimontare. Ma domani affrontiamo una squadra fortissima, tra le favorite per la vittoria finale. Abbiamo fatto tanto per arrivare fin qui, e daremo il massimo”.

Gestire le pressioni, tra critiche e infortuni

Inzaghi ha anche affrontato le critiche ricevute dopo il match di Parma, chiarendo:

“Dell’Inter si è detto di tutto, anche sui cambi. Erano tutti per infortuni, non decisi da me o da Farris. Ma non abbiamo replicato, volevamo vedere cosa si sarebbe scritto. I ragazzi sono intelligenti, sanno cosa ascoltare. Non è facile tenerli sempre concentrati, ma siamo abituati”.

Situazione infortuni: Bastoni in dubbio, Dimarco quasi out

Il tecnico ha fatto il punto sulle condizioni dei suoi:

“Bastoni ha qualche possibilità in più, Dimarco un po’ meno. Calhanoglu ha preso una botta, ma stringerà i denti. Lautaro era previsto non andasse oltre i 45 minuti. A Parma dovevamo vincere, certo, ma ora dobbiamo pensare solo alla sfida di domani”.

Sul Bayern: rispetto, ma nessun timore

Nonostante il divario economico, Inzaghi crede che la sua Inter possa giocarsela:

“Il gap si è ridotto, siamo cresciuti tanto rispetto a due anni fa. Il Bayern ha un budget altissimo, ma alla fine conta il campo. Nella fase a gironi abbiamo fatto meglio noi. Domani loro saranno motivati come sempre: è una squadra intensa, ma lo siamo anche noi”.

Sulle assenze: “Loro non avranno Musiala, un talento straordinario. Noi però siamo senza Asllani, Correa, Zielinski, Taremi e Dumfries. Anche per noi sarà dura. Ma sappiamo che ci saranno momenti di sofferenza, come in ogni grande partita, e anche momenti in cui potremo metterli in difficoltà”.

Su Müller e il futuro

Inevitabile una domanda su Thomas Müller, che sta disputando la sua ultima stagione in Baviera:

“È un campione. Penso sia il calciatore più titolato in attività, e tutti i trofei sono meritati. È intenso, applicato, uno di quelli che ti crea sempre problemi. Lo stimo molto, è un giocatore da tenere d’occhio”.

Il ridimensionamento e l’orgoglio nerazzurro

In chiusura, Inzaghi ha voluto sottolineare quanto fatto dall’Inter nonostante i limiti imposti dalla situazione economica:

“In Italia è complicato competere con certi club. Noi abbiamo avuto un ridimensionamento, ma siamo rimasti competitivi grazie al gruppo, al lavoro della società, a dirigenti come Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti e anche Zhang prima e Oaktree adesso. Questo percorso è un grande motivo di orgoglio”.

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