La storia si ripete. Come 15 anni fa, ancora l’Inter in semifinale: nel 2010, era il Barcellona di Messi e degli altri fenomeni di Guardiola, un accoppiamento salutato in Spagna con un certo compiacimento, salvo poi doversene amaramente pentire, oggi invece una doppia sfida guardata con il massimo rispetto. L’Inter è “solida, versatile, letale in transizione” scrive il Mundo Deportivo. Una squadra “capace di soffrire, incassare i colpi e rispondere con ancora più forza” evidenzia invece Sport.
Per entrambi i media catalani “il progetto di Inzaghi è uno dei più interessanti d’Europa” e “al tavolo delle Grandi “l’Inter ci sta di buon diritto”. L’assunto, in Catalogna, è chiaro: quello fatto contro il Borussia Dortmund non potrà essere sufficiente. L’analisi tattica verte sulla descrizione del 3-5-2 di Inzaghi, definito comunque difficile da catalogare per la sua fluidità: difesa (arcigna ma con interpreti dai piedi buoni) e attacco (Lautaro e Thuram tra le “migliori coppie della Champions”) sono punti di forza, ma quello che più impressiona è il centrocampo dove tutti “sanno sempre cosa fare in qualsiasi momento”. Insomma, l’Inter è “una squadra – così chiosano entrambi i quotidiani – che fa tutto praticamente nel migliore dei modi”.
(FONTE: SPORTMEDIASET.IT)
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