Parla Bastoni: “A livello individuale siamo inferiori alle altre tre semifinaliste, ma di squadra possiamo batterle tutte. Quanta invidia su di me…”

Alessandro Bastoni ha parlato alla Gazzetta dello Sport esprimendo lo stato d’animo dell’Inter dopo l’impresa europea contro il Bayern Monaco. Il difensore nerazzurro, sempre più simbolo della squadra di Inzaghi, è pronto a lanciare la sfida al Barcellona nella semifinale di Champions League.

“Dopo il Bayern non ho dormito un granché: adrenalina a mille, ma queste notti insonni passano via volentieri. Non ho sognato nulla, ma c’era poco da sognare: la realtà era bellissima di suo, mi sono concentrato su quella!”.

Una notte da ricordare, che Bastoni inserisce tra le più belle in nerazzurro: “Nella top 5. Tutti davano per scontata la qualificazione del Bayern, una favorita per la vittoria finale. Averli eliminati significa essere una grande squadra”.

bastoni dimarco

E sulle parole colorite di Lautaro Martinez nel post-gara, Bastoni non si nasconde: “Sì, ce li abbiamo. Ma soprattutto, crediamo in noi stessi. Forse non siamo i migliori singolarmente, ma insieme possiamo dare fastidio a chiunque”. Una Inter che ha saputo resistere al pressing del Bayern come nessun’altra: “Sia all’andata che al ritorno siamo usciti bene, creando problemi a una squadra eccezionale. C’è la voglia di soffrire, ma anche il bel gioco”.

Ora c’è il Barça, e Bastoni sa bene che sarà una battaglia. “Le carriere non sono infinite, non so quante altre volte ci capiterà di essere in semifinale. Vogliamo rivivere le emozioni di Istanbul, ma stavolta dall’altro lato…”.

Sull’identità della squadra: “Siamo l’unica delle quattro semifinaliste che ha dimostrato di saper giocare in più modi. A livello individuale siamo inferiori, ma come collettivo possiamo battere tutti. Se smettiamo di aiutarci, però, rischiamo grosso”.

In arrivo c’è anche Lamine Yamal, e Bastoni scherza: “All’Europeo non è andata benissimo (ride), ma dobbiamo difendere da squadra. Servirà il 100% di attenzione e condizione fisica”.

Quanto alla Nazionale, accetta con serenità il suo ruolo diverso: “Calafiori è molto bravo, Spalletti vuole tutta la qualità possibile in campo. In azzurro siamo un gruppo sano”.

bastoni inter

E sul suo status da difensore più costoso del mondo: “Questo è un giudizio molto italiano, qui c’è molta invidia, specialmente quando si parla di giocatori “nostri”. Poi io guardo tantissime partite estere e noto che tanti definiti dei mostri in marcatura fanno più errori di me. Il discorso poteva essere giusto due o tre anni fa, quando certe mie lacune erano evidenti, però ci ho lavorato e sono migliorato: oggi quella definizione non mi appartiene più…”.

Chiude con una nota su Inzaghi: “È uno di noi. La sua grinta, anche quando sbraita in campo, ci trascina. Ha entusiasmo e passione contagiosi”.

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