Da un lato, le parole rassicuranti di Beppe Marotta, che ha definito il rinnovo di Simone Inzaghi una semplice “formalità”. Dall’altro, una montagna di soldi: la leva più potente per provare a sedurre il tecnico che sogna il triplete con una nuova, clamorosa avventura.
Inzaghi, la situazione
Mentre l’Inter eliminava il Bayern Monaco e si guadagnava la semifinale di Champions contro il Barcellona, a Milano facevano capolino gli emissari dell’Al Hilal. Il club saudita, deciso a diventare protagonista nel Mondiale per Club, ha messo nel mirino proprio Inzaghi, immaginandolo alla guida di una rosa già ambiziosa e pronta ad arricchirsi ulteriormente. Non solo offerte monstre – si parla di un contratto da 20 milioni a stagione – ma anche nuovi innesti di primo piano da affiancare a Milinkovic-Savic, uno che il tecnico conosce benissimo.
Al momento, nulla che faccia tremare davvero i piani alti nerazzurri. Ma in una stagione così lunga, sospesa tra il sogno epico e il rischio – per quanto remoto – del grande nulla, anche l’ipotesi saudita potrebbe stuzzicare i pensieri di Inzaghi.
Eppure, al netto delle tentazioni, resta saldo il messaggio di Marotta: il rinnovo si farà. E, con ogni probabilità, l’ambizione di Inzaghi non guarda a Est, ma resta legata a una Milano dove si sente a casa, dove ha costruito una macchina quasi perfetta. Il fascino dell’Arabia è forte, ma vuoi mettere cosa significhi, per uno come lui, lottare ogni anno per il triplete? Il progetto nerazzurro, in fondo, non si concluderebbe con una stagione da record. Anzi, si rilancerebbe. Perché questa Inter è all’inizio di un ciclo, e Simone Inzaghi è il timoniere giusto per condurla ovunque. Anche senza i milioni sauditi.
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