Simone Inzaghi lo ripete da inizio stagione: “Il nostro obiettivo è giocare il maggior numero di partite possibile”. E finora, la sua Inter lo ha seguito alla lettera. I nerazzurri corrono su tutti i fronti e il ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco ha segnato la 49ª gara stagionale. A Bologna, nel match pasquale, si toccherà quota 50. Ma il conto è destinato a salire — e parecchio.
L’Inter ha già la certezza di disputare almeno 61 partite in questa stagione, un numero che eguaglierebbe quello del Milan dei record 2002-03, anche in caso di eliminazione al prossimo turno di Champions e Coppa Italia. Tuttavia, se la corsa dei nerazzurri dovesse proseguire su ogni fronte, il totale potrebbe toccare addirittura 68 gare. Ma come?
Per superare tutti i primati e diventare la squadra più impegnata nella storia del calcio italiano, basterebbe arrivare in finale in una sola tra Coppa Italia, Champions League o Mondiale per Club. In tal caso, Inzaghi supererebbe anche il leggendario Milan di Ancelotti. E se invece l’Inter dovesse spingersi fino in fondo in tutte le competizioni, il calendario direbbe:
- 38 partite di Serie A
- 15 di Champions League
- 7 al Mondiale per Club
- 5 in Coppa Italia
- 2 in Supercoppa Italiana
Totale: 67 gare. E la 68ª? Potrebbe arrivare da uno spareggio scudetto.
La classifica dice Inter a +3 sul Napoli, ma gli scontri diretti sono in perfetta parità (1-1 sia a San Siro che al Maradona). Se le due squadre dovessero chiudere a pari punti, non si guarderebbe la differenza reti per assegnare il titolo, ma per decidere chi giocherebbe in casa l’eventuale finale secca.
E non finisce qui: sommando anche le presenze dei nazionali nerazzurri — come Barella, Bastoni e Lautaro — si arriverebbe a un totale di 76 partite in 330 giorni, dal debutto in campionato il 17 agosto fino a un’eventuale finale del Mondiale per Club il 13 luglio.
Un tour de force impressionante. Ma d’altronde, l’obiettivo dichiarato è chiaro: giocare più partite possibili. E questa Inter sembra volerlo fare davvero fino all’ultimo minuto della stagione.
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