Riccardo Trevisani è intervenuto nella trasmissione Fontana di Trevi su Cronache di Spogliatoio, offrendo un’analisi profonda e controcorrente sul momento difficile dell’Inter. Nonostante le recenti difficoltà, Trevisani sceglie di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Non c’è una cosa più bella, se tifi una squadra, che arrivare al 20 aprile ancora in corsa su tutti i fronti. È una cosa fighissima”, ha affermato con entusiasmo.
Il cronista ha poi criticato chi ha accolto con eccessiva serenità le eliminazioni della scorsa stagione: “L’anno scorso l’Inter ha accettato troppo facilmente le uscite contro Atletico e Bologna. È un atteggiamento da piccola squadra”. Eppure, la stagione si concluse con la conquista della seconda stella: “Bravi, ma io preferisco una squadra che prova sempre a vincere tutto”.
Trevisani ammette che l’Inter rischia di concludere l’annata a mani vuote, ma sottolinea che la vera grandezza sta nel provarci fino alla fine. “Meglio tentare il triplete che accontentarsi. Anche se puoi finire con zero titoli”.
Infine, evidenzia le difficoltà oggettive affrontate da Inzaghi: infortuni in serie, rosa più logora rispetto all’anno precedente, e una stagione più intensa. “Non capivano come uscirne. Le quattro ricadute di Calhanoglu e le tre di Dimarco sono segnali gravi. Difficile riemergere in condizioni così”.
Lascia un commento